Di Paoletta | 30 Settembre 2009
Chi vi ha passato le vacanze avrà avuto modo di provare la cucina calabrese, molto differente in realtà tra una provincia e l’altra. Come tutte le tradizioni culinarie regionali, è fortemente legata e scandita da festività e ricorrenze, soprattutto di natura religiosa.
Tuttavia queste abitudini spesso hanno origini molto lontane, e non sono legate solo alla cristianità, ma subiscono influenze che hanno oltre 3000 anni; le contaminazioni nella cucina di questa regione si possono collegare sia ai greci che agli arabi, mentre il peperoncino, uno degli ingredienti fondamentali delle principali ricette, fu introdotto, ovviamente, solo dopo la scoperta dell’America.
Le feste tradizionali sono molto sentite in questa regione, e il cibo è un modo per festeggiarle. I pranzi di Natale e della Befana sono molto importanti, tanto che le portate che vengono servite sono ben 13. Il Carnevale invece prevede che sulla tavola non manchi carne di maiale e maccheroni.
Nella cucina calabrese hanno molta rilevanza i cibi conservati, verdure, pesci sott’olio e insaccati. Oltre che essere di grande aiuto nei momenti di carestia, questi alimenti potevano essere usati durante gli assedi turchi di cui il popolo calabrese è stato vittima. In ogni caso l’asprezza del territorio ha affinato l’abilità di contadini e pescatori di conservare al meglio il cibo, quando ne avevano.
I piatti tipici spaziano da piatti a base di carne, principalmente maiale o ovini, a quelli di pesce. Molto spazio alle verdure, soprattutto melanzane, che sembrano onnipresenti, e cipolle, insieme a pomodori e peperoni.
I primi piatti della tradizione sono molti, anche perchè ancora è molto forte la tradizione di preparare la pasta fatta in casa:
- i Maccheroni, il formato tradizionale
- pasta con la mollica, in dialetto Pasta ca’ muddhìca
- pasta con le melanzane
- Bucatini con lo Stocco
- la zuppa di cipolle rosse
I secondi piatti tradizionali, come dicevo, sono sia a base di carne che a base di pesce:
- le frittole
- i surici
- capretto alla silana
- lo stocco, cucinato in tantissimi modi, per esempio ai funghi
- triglie alla calabrese
- peperoni sott’olio
- melanzane sott’olio
- il caviale dei poveri, fatto con la neonata di sardelle
- la Nduja, un salume spalmabile
- Il tartufo di Pizzo Calabro
- i Bocconotti
- la Pignolata
- il gelato di Reggio
Le conserve sono tantissime:
La Calabria è anche un territorio ricco di tradizione dolciaria. Al bar troverete sempre un bicchiere di latte di mandorle artigianale, mentre tra i dolci più famosi ci sono:
Foto da:
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Parole di Paoletta
Paoletta è stata collaboratrice di Buttalapasta dal 2008 al 2011, spaziando tra tutte le tipologie di ricette, dai primi ai contorni, dai secondi ai dolci.