Di Paoletta | 22 Settembre 2009
Uno dei vini più conosciuti in Calabria è di certo il Cirò Doc. Questo vino viene coltivato da circa 2000 anni, da quando i Greci scoprirono il grande valore che i vitigni calabresi avevano. Dopo un periodo di totale decadenza, dovuta anche alla difficile economia locale, è riuscito, grazie anche a giusti investimenti, a recuperare la sua fama.
La fama di questo vino calabrese è cresciuta così tanto negli ultimi anni da essere stato definito il Barolo del Sud da un famoso autore di Atlante dei Vini, Hugh Johnson.
Il Cirò rosso, che è la tipologia più apprezzata, è ricavato dal vitigno Gaglioppo, nonostante a volte, per una misura non superiore al 5%, venga mescolato con uve trebbiano toscano e greco. Il cirò viene definito classico soltanto quando le uve provengono da vigne che si trovano da Cirò e Cirò Marina, mentre la zona di Crucoli e Melissa è inclusa nel Doc. L’etichetta ” Riserva” viene conferita al rosso che sia invecchiato 3 anni e che abbia una gradazione minima del 13,5%.
Il rosso ha un colore rubino, con evidenti sentori di frutta rossa a cui si aggiungono delle note speziate. Si abbina con carni rosse, selvaggine ed è ottimo con gli arrosti nobili, capretto e uccelletti allo spiedo. Deve essere servito alla temperatura di 18-22°.
Foto da:
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www.cantineciromelissa.it
www.cirol.it
Parole di Paoletta
Paoletta è stata collaboratrice di Buttalapasta dal 2008 al 2011, spaziando tra tutte le tipologie di ricette, dai primi ai contorni, dai secondi ai dolci.