Allarme nanoplastiche, sono anche nell'acqua e causano danni enormi alla salute - buttalapasta.it
Sono una minaccia serissima per la salute: l’allarme nanoplastiche non può essere ignorato ed i loro effetti sul benessere delle persone sono estremamente disastrosi.
Le nanoplastiche sono una minaccia che l’industrializzazione moderna ha introdotto a tutti i livelli, in tutto il mondo. Questi residui di materiali plastici traggono origine da processi di deperimento di oggetti per l’appunto in plastica, e che, anche mediante l’azione degli agenti atmosferici, possono finire potenzialmente ovunque e contaminare qualunque ecosistema. Ci sono notizie che confermano la presenza di nanoplastiche tanto sulle cime dell’Everest quanto sui fondali oceanici.
E non a caso le nanoplastiche si trovano anche negli stomaci dei pesci che finiscono sulle nostre tavole. Con tutte le conseguenze negative del caso. Le nanoplastiche possono finire anche nelle falde acquifere e quindi nell’acqua potabile, nonostante i diversi sistemi di filtraggio presenti nelle reti idriche che sfociano nelle nostre case. Degli studi però sostengono proprio questo e mettono in risalto quelli che sono gli effetti negativi, nocivi, che le microplastiche possono avere sulla salute.
Una rilevazione presentata al congresso “Nutrition 2025” negli ultimi giorni in Florida ha confermato quella che è l’azione deleteria delle micro e nanoplastiche. Le quali colpiscono in particolare l’apparato digerente e possono essere causa, con il loro accumulo nel tempo, del sorgere di malattie anche gravi specialmente al pancreas ed al fegato.
Uno studio della Università della California ha svelato nel dettaglio come ingerire microplastiche tramite il cibo – non importa quale – finisce con il fare aumentare il livello di enzimi epatici. Al contempo si abbassa la tolleranza al glucosio e crescono le endotossine batteriche.
Dove si trovano le nanoplastiche? – buttalapasta.it
Tutti segnali che confermano come ci siano dei danni conclamati ai già citati pancreas e fegato. La cosa è stata notata mediante esperimenti mirati su alcune cavie da laboratorio.
In passato ulteriori studi avevano indirizzato le loro conclusioni su questi stessi binari. E si può evincere per l’ennesima volta come sia importante evitare il più possibile il contatto con le microplastiche e le nanoplastiche. Tra l’altro un ulteriore studio, pubblicato sulla rivista specializzata di settore Journal of Nanobiotechnology, ha scoperto invece un collegamento tra le nanoplastiche e dei batteri patogeni come quello della Escherichia coli.
Questa interazione, secondo gli esperti della Università dell’Illinois che hanno svolto questa osservazione, oltre ad incentivare la distruzione delle cellule ed il sorgere di infiammazioni (che alcuni cibi possono contrastare) e malattie anche gravi, fa in modo che i batteri ricevano una sorta di rivestimento derivante proprio dalle nanoplastiche. Cosa che li rende più resistenti all’assimilazione di rimedi noti come gli antibiotici.
Una scoperta che inquieta – buttalapasta.it
Anche in questo caso il tutto è frutto di osservazioni dirette in laboratorio. E le microplastiche e nanoplastiche possono così fungere da ulteriore veicolo di diffusione per virus e batteri patogeni. Con il serio rischio che il tutto possa dare origine anche a malattie croniche e gravi.
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