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Fatti di Cucina

Attenzione a questi alimenti: se li mangi rischi una multa di 50.000 euro

In Italia siamo liberi di mangiare tutto quello che vogliamo? No, non proprio: se ti scoprono a mangiare certi cibi rischi una multa fino a 50.000 euro.

Se pensavi che mangiare da Carlo Cracco o da Antonino Cannavacciuolo fosse costoso, sappi che non è niente rispetto a quanto ti costerebbe mangiare certi cibi: fino a 50.000 euro. Eh già: 50.000 euro non sarà il prezzo dello scontrino del ristorante ma della sanzione che ti verrà somministrata.

Pensiamo di vivere in un  Paese assolutamente libero dal punto di vista alimentare ma, invece, non è così: esistono alimenti vietatissimi e se qualcuno viene scoperto a consumarli – o a venderli, produrli o somministrarli naturalmente – la multa non gliela toglie nessuno. E che multa! Si tratta di cibi anche piuttosto comuni tra l’altro.

Alcuni decisamente ricercati per il sapore gradevole e particolare ma le regole sono regole e nemmeno a tavola possiamo fare proprio tutto quello che vogliamo. Dunque massima attenzione a quello che mangi perché la scelta sbagliata potrebbe costarti quasi quanto acquistare  un monolocale. Nel prossimo paragrafo vediamo, per la precisione, quali sono i cibi vietati nel nostro Paese.

Questi 7 alimenti sono vietati in Italia: se ti scoprono a mangiarli sono guai grossi

C’è chi ama la carne, chi va pazzo per il pesce e chi ha optato per una dieta vegana. Fin qui tutto nella norma: ognuno mangia ciò che preferisce. Il problema è che, qualunque sia la nostra dieta, certi cibi sono proprio vietati per Legge. E non pensate a cibi strani: si tratta di 7 alimenti piuttosto comuni che a molte persone piacciono.

Questi 7 alimenti sono vietati in Italia: se ti scoprono a mangiarli sono guai grossi/Buttalapasta.it

Mentre a breve in molti supermercati potremo trovare pasta di farina di grilli che, a molti, sembra una stranezza quasi inconcepibile, altri cibi considerati decisamente più “normali” in Italia da qualche anno sono vietati per Legge e chi viene scoperto a mangiarli rischia una sanzione che può arrivare fino a 50.000 euro.

Il primo cibo assolutamente “fuori Legge” è il pesce palla. Si tratta di una varietà ittica poco diffusa nel nostro Paese ma molto apprezzata in Oriente. Il pesce palla è stato vietato nel 1992 a causa della presenza di una neurotossina che può uccidere nel giro di pochi minuti un essere umano.

Niente Casu Marzu se andate in vacanza in Sardegna: questo storico formaggio è rinomato in tutto il mondo per la presenza di larve ancora vive, i cosiddetti “vermicelli”. Proprio la presenza di questi vermi rende questo prodotto caseario potenzialmente letale per l’uomo in quanto possono causare infezioni intestinali. Fortunatamente in Italia abbiamo tanti altri ottimi formaggi.

Il tipico formaggio sardo Casu Marzu è rigorosamente vietato -(foto Ansa)- Buttalapasta.it

Vietato anche il sanguinaccio, prodotto storico di alcune regioni del Sud. Per ragioni igienico-sanitarie questo alimento non è considerato sicuro e, quindi, da qualche anno, la Legge ne vieta sia la vendita che il consumo. Da qualche anno è stato vietato anche il fois gras, cioè il fegato d’oca: in questo caso il divieto non è legato a ragioni di salute ma a ragioni etiche in quanto le oche vengono nutrite a forza fino a far scoppiare il fegato.

Dal 2014 è vietato anche cacciare e consumare uccellini come allodole,  tordi, fringuelli e beccafichi in quanto sono a rischio estinzione. Vietatissimi i datteri di mare: non sono un alimento pericoloso ma la loro raccolta compromette la biodiversità marina e distrugge i litorali. Infine, sembra superfluo specificarlo ma forse non lo è, vietato consumare cani e gatti poiché in Italia sono considerati animali da compagnia e come tali sono protetti da tutele specifiche.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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