Dimagrire senza stress con la dieta flexitariana: cosa si mangia e come funziona (Buttalapasta.it)
Grazie alla dieta flexitariana puoi dimagrire senza stress né rinunce: scopriamo come funziona e cosa si mangia.
Nell’ultimo periodo si è iniziato a sentire parlare molto spesso della dieta flexitariana. Un termine nato dall’unione delle parole ‘flexible’ e ‘vegetarian’. Di fatto, si tratta di una dieta flessibile, principalmente vegetariana, che non esclude del tutto carne e pesce, invitando però a consumarli con moderazione.
Tale regime alimentare si è diffuso a partire dagli Stati Uniti, in seguito alla pubblicazione del libro The Flexitarian Diet: The Mostly Vegetarian Way to Lose Weight, Be Healthier, Prevent Desease, and Add Years to your Life della dietologa americana Dawn Jackon Blatner.
In Italia, invece, ha cominciato a prendere piede successivamente, con il diffondersi di una cultura alimentare più sana e green. Ma come funziona nel concreto questo tipo di dieta? Cosa si mangia?
La dieta flexitariana si ispira a quella vegetariana, ma ammette anche il consumo moderato di carne e pesce. L’idea di base è quella di adattarsi in maniera, appunto, flessibile allo stile di vita di ciascun individuo.
Cos’è la dieta flexitariana e cosa si mangia (Buttalapasta.it)
Si basa essenzialmente su un’alimentazione buona, sana, equilibrata e al tempo stesso personalizzata. Il tutto per cercare di venire incontro il più possibile alle nostre esigenze, senza troppo stress, né costrizioni. Di fatto occorre:
Oltre a queste regole generali, nella dieta flexitariana è consigliato consumare alimenti naturali al posto di quelli processati. In più, occorre limitare il consumo di dolci e zuccheri. Dunque, concretamente si possono consumare soprattutto: proteine ( legumi, soia, tofu), cereali (farro, grano saraceno, quinoa), verdure non amidacee (peperoni, fagiolini, carote, cavolfiore), verdure amidacee (zucca, piselli, mais, patata dolce), frutta fresca (arance, mele, uva, fragole, frutti di bosco), frutta a guscio e semi (mandorle, semi di lino, semi di chia, noci, pistacchi, anacardi) e erbe aromatiche e spezie (basilico, origano, timo, zenzero, cumino, curcuma).
A ciò si aggiungono quei piccoli ‘sgarri’ di cui abbiamo parlato poco fa. Nulla di strano, quindi. Una sorta di dieta Mediterranea con una maggiore componente vegetale. In questo modo, si abitua l’organismo ad uno stile di vita più sano e non ci si costringe a seguire regimi restrittivi e caratterizzati da troppe rinunce.
Come sempre, ricordiamo che prima di intraprendere qualsiasi iniziativa in campo alimentare è buona norma consultare il proprio medico o un altro uno specialista.
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