Infarto ed ictus, li scopri non solo con il test del sangue - buttalapasta.it
C’è una scoperta che riguarda infarto ed ictus e come poterli rilevare, al di là dei metodi tradizionali come ad esempio le analisi ematiche. Che cosa è venuto fuori.
Colesterolo LDL, un eccesso di presenza da parte di questa componente all’interno delle arterie può risultare letale. Il colesterolo cattivo, più è presente nelle vie di passaggio del sangue e più può dare adito alla comparsa di ictus ed infarti. Proprio perché, quando si accumula, porta alla creazione di grumi colesterolici che ostruiscono il flusso sanguigno e quindi l’ossigenazione corretta dei tessuti. La cosa può essere anche letale.
Sono stati compiuti degli studi sempre più approfonditi che riguardano situazione tali da potere essere interpretate come anticipatorie del colesterolo LDL e di ictus ed infarti, di conseguenza. La valutazione del rischio cardiaco ora può misurare non solo il colesterolo totale ma anche le lipoproteine. Ovvero le proteine che fanno si che il colesterolo venga trasportato nel sangue. Si tratta di parti essenziali: le lipoproteine portano sia il colesterolo che altri lipidi nel flusso del sangue. E le lipoproteine LDL, che sono le meno dense in assoluto, sono oggetto di attenzione medica. Per quale motivo?
Le lipoproteine LDL, quando sono presenti in quantità elevata, annunciano in pratica un a sua volta elevato rischio che si possano formare delle placche di colesterolo nelle arterie. Questo è quanto si evince nel corso di un normale esame del sangue. C’è però anche un’altra via per potere effettuare una valutazione di rischio cardiovascolare con la necessaria accuratezza.
Va anche fatta una premessa: influisce molto quella che è la situazione clinica attuale del soggetto che si sottopone ad analisi ematiche. Avere patologie importanti come il diabete o l’ipertensione, soffrire di condizioni invalidanti come il diabete, avere una età avanzata e portare avanti abitudini nocive come il fumo o l’alcol, sono tutte cose che hanno il loro peso in negativo.
Infarto ed ictus, puoi anticiparli in un altro modo – buttalapasta.it
Ma per meglio valutare il rischio individuale in merito alla esposizione al rischio di contrarre ictus ed infarto, alcuni ricercatori della Chalmers University of Technology e dell’Università di Harvard hanno messo a punto un nuovo metodo sperimentale.
Gli esperti hanno individuato due nuovi marcatori: l’apolipoproteina B (apoB) e la lipoproteina (a) o Lp(a). La apoB è fondamentale perché rappresenta il numero totale di particelle di colesterolo LDL nel sangue. Misurare l’apoB offre una valutazione più accurata del rischio rispetto ai metodi tradizionali. Il loro studio ha trovato pubblicazione sulla rivista di settore European Heart Journal.
E le osservazioni compiute hanno coinvolto più di duecentomila persone tutte quante esenti da presenza di malattie cardiovascolari. In questi soggetti sani sono stati analizzati i livelli di lipoproteine che trasportano apoB, nell’arco di tempo di ben 15 anni.
Un nuovo metodo? – buttalapasta.it
E sono giunti alla conclusione che questo tipo di lipoproteine rappresentano il modo migliore per potere fornire valutazioni accurate riguardo al rischio di malattie cardiache. Quanto compiuto potrebbe realisticamente rappresentare un nuovo modo per fare prevenzione in merito a possibili rischi cardiaci. Con la misurazione dell’apoB che potrebbe sostituire in un futuro alquanto prossimo il consueto esame del colesterolo.
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