Pericolo microplastiche, il latte ed i formaggi più contaminati che trovi al supermercato - buttalapasta.it
Alcuni esperti di un ateneo italiano hanno dimostrato come e perché il pericolo microplastiche sussiste in latte e formaggi che mangiamo sempre.
Microplastiche nei latticini, c’è uno studio tutto italiano che mette in guardia dalla presenza di questi corpi nocivi estranei, spesso e volentieri invisibili date le loro esigue dimensioni. Ma che possono costituire un pericolo grosso per la salute. Già da anni è ben noto l’impatto negativo che hanno sul benessere e sulla longevità le microplastiche. Le quali possono causare dei gravi danni cellulari, un aumenti delle infiammazioni e molto altro.
Tra le altre conseguenze negative di una assunzione in eccesso di microplastiche tramite l’alimentazione ed anche la semplice respirazione ci sono delle interferenze all’apparato riproduttore, a quello endocrino, alterazioni dello sviluppo del feto e della sua crescita ed il favorire con maggiore frequenza alcune forme di tumore. Alcuni ricercatori dell’Università di Padova hanno sottolineato quanto l’impatto ambientale operato dalle microplastiche sia molto più grave. Talmente tanto da inquinare anche latte e formaggi.
E molti i questi prodotti lattiero-caseari li compriamo tutte le settimane e li mangiamo tutti i giorni. L’ateneo patavino ha portato a compimento una osservazione diretta in un ambiente completamente sterilizzato e protetto dalla presenza di polveri e corpuscoli esterni, microplastiche comprese.
Quali alimenti contengono microplastiche? – buttalapasta.it
I risultati di questo esperimento sono stati pubblicati sulla rivista scientifica NPJ Science of Food, con i dati estrapolati da quanto osservato su dieci formaggi freschi, quattordici stagionati da almeno quattro mesi e su del latte confezionato. Su 28 campioni totali, 26 hanno mostrato delle tracce di microplastiche. In pratica si tratta del 95% se non di più. Le maggiori fonti di origine di microplastiche sono state le confezioni in PET, polietilene e polipropilene.
In pratica dagli imballaggi di questi alimenti. In tutti i casi le dimensioni massime registrate delle microplastiche ammontavano a 150 micrometri. Una roba impossibile da individuare ad occhio nudo. I campioni di latte hanno presentato un quantitativo di 350 micro particelle per kg mentre i formaggi freschi hanno mostrato più di 1.200 MP/kg. E quelli stagionati quasi 1.900 MP/kg.
La contaminazione in latte e formaggi da parte delle microplastiche avviene molto probabilmente in primis dai processi produttivi. Con anche la lavorazione diretta degli alimenti inclusa, e non solo le fasi di confezionamento. Infatti superfici, strumenti, impianti, macchine preposte a quanto pare presentano delle microplastiche residue.
Ovviamente anche altri alimenti sono soggetti a contaminazione da microplastiche. Il loro essere ovunque nel mondo le porta ad inquinare tutti gli ecosistemi presenti sul pianeta. E questo avviene per diversi fattori: presenza in eccesso di materiali in plastica, degradazione della stessa (che però non è biodegradabile pur consumandosi e perdendo dei residui, le microplastiche per l’appunto).
E le loro minuscole dimensioni che le rendono facilmente trasportabili dagli agenti atmosferici. Ciò vuol dire che le microplastiche finiscono in ruscelli, torrenti, fiumi, laghi, mari. E nei pesci che mangiamo. Così come anche nelle carni e nei vegetali.
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