Niente arance quest'inverno, ed il motivo è spaventoso - buttalapasta.it
Un problema di proporzioni enormi sta impattando su una vasta porzione di pianeta. E sono coinvolte purtroppo le arance, con la filiera produttiva in profonda crisi.
Raccolti di arancia e relativo succo d’arancia in crisi: non stiamo parlando di quello che è il tema portante del finale di “Una Poltrona per Due”, nel quale i fratelli Duke tentano una speculazione cercando di manipolare il mercato. In questo caso, nella realtà nostra in cui viviamo, rischiamo seriamente di dovere fare a meno delle arance, e per un motivo davvero, davvero brutto.
Iniziamo però con il dire che il problema per ora sta causando danni enormi prima di tutto negli Stati Uniti. Qui infatti in Florida, che negli USA è il produttore di ben il 70% del totale del Paese, sta avvenendo una profonda crisi. Al punto che anche l’amministrazione Trump, che tanto si fregia di stare migliorando le cose, in realtà ha dovuto intensificare le importazioni dal Brasile. Che è a sua volta il più grosso coltivatore di arance al mondo, e che pure è alle prese con problemi grossi.
La causa di tutto ciò è da ricercare in una malattia che colpisce gli alberi di arancio, e che è nota come greening, huanglongbing (o HLB), in italiano “inverdimento“. Questa malattia si propaga ad alta velocità, e non solo la Florida ma pure il Brasile la deve affrontare, con politiche finora non molto soddisfacenti. Nell’enorme Stato sudamericano il greening ha raggiunto una percentuale del 38%, cosa che corrisponde ad un danno economico enorme.
Raccolto di arance in crisi, un vortice senza via di uscita – buttalapasta.it
E che ha rappresentato anche l’aumento di incidenza più grande dal 2008 in poi. E sono otto anni di fila che la malattia degli alberi si mostra in crescita, con addirittura un tasso di infezione del 48% delle coltivazioni del Brasile. Un vero disastro, che il governo centrale ed i vari governi federali e provinciali di quelle parti non sanno come risolvere.
Gli alberi di arancio colpito dal greening producono delle arance di colore verde, dal sapore molto amaro e deformi, non circolari come dovrebbero essere le normali arance. I frutti in queste condizioni si mostrano totalmente inadatti al consumo, sia interi che per quanto riguarda il loro succo.
Per dare una ulteriore idea di quanto disastrosa è questa situazione, ci sono state quasi 310 milioni di casse di arance da quasi 41 chili stimate in meno nel raccolto tra 2024 e 2025. Con 120 milioni di dollari bruciati solamente nel settore in Brasile. Il timore ora è che la malattia, così come è stata capace di raggiungere tutti i territori del Nord e del Sud America, possa approdare anche in Europa ed in Italia.
Un danno economico enorme – buttalapasta.it
Visto e considerato che si ritiene che il greening sia originario dell’Asia. A veicolarla sono degli insetti chiamati psille, per i quali non si riesce a debellarne la presenza. Infatti questi esserini malevoli hanno sviluppato una resistenza importante agli insetticidi, e stanno trovando sempre più le condizioni favorevoli per proliferare.
In Asia sono morti 50 milioni di alberi, in Africa altri 10 milioni, dal 2018 in poi. E lo stesso trend sta avvenendo nel continente americano. Bisogna evitare una ulteriore diffusione del greening, e trovare al contempo delle soluzioni per curare le piante infette.
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