Pericolo Escherichia coli, è così che entra tutti i giorni in casa tua - buttalapasta.it
I risultati di uno studio specifico non ci fanno stare affatto tranquilli. Il pericolo Escherichia coli è accresciuto da un fattore molto frequente e potenzialmente rischioso per la salute.
Pericolo Escherichia coli, la situazione si presenta come più allarmante che mai dopo quanto alcuni esperti sono riusciti a mettere in risalto a seguito di apposite osservazioni. Ed il colpevole di tutto ciò è costituito da un’altra minaccia per la salute, che agisce in maniera del tutto diversa e che sembra inarrestabile. Per quanto riguarda l’Escherichia coli, tale batterio agisce contaminando i cibi e le bevande, ma non solo. La sua trasmissione può avvenire anche mediante il contatto con persone o con animali già infetti.
Pericolo Escherichia coli, è così che entra tutti i giorni in casa tua – buttalapasta.it
Ci sono diversi ceppi di Escherichia coli e la maggior parte di essi può causare delle infezioni all’intestino oppure al tratto urinario. E ci sono dei sintomi noti che possono indicare l’avvenuto contatto con questo microrganismo dannoso. I più comuni sono rappresentati da vomito, nausea e diarrea, da crampi addominali e nelle situazioni più gravi può rendersi necessario il dovere fare ricorso ad un ricovero al pronto soccorso.
Per stare al sicuro dall’eventuale pericolo Escherichia coli si rende necessaria l’adozione di alcune pratiche igieniche come il lavare spesso le mani, ed in maniera non superficiale ma con almeno 20-30 secondi di buon lavoro di pulizia. Anche cuocere per bene gli alimenti, evitare quelli crudi e scegliere acque dalla provenienza sicura è di grande aiuto per limitare ogni possibile rischio.
Alcuni ricercatori negli Stati Uniti, di stanza all’Università dell’Illinois di Urbana-Champaign hanno portato a conclusione uno studio specifico che collega il pericolo Escherichia coli ad un’altra minaccia enorme per la salute. Le due cose agiscono in sinergia, a totale discapito della nostra salute. I risultati di questa rilevazione scientifica hanno trovato pubblicazione sulla rivista di settore Journal of Nanobiotechnology. E sono giunti al termine con la conclusione che l’azione nociva dell’Escherichia coli è rafforzata dal loro legarsi alle nanoplastiche e microplastiche.
Escherichia coli, quali precauzioni prendere? – buttalapasta.it
La cui pericolosità è ben nota. La presenza di microplastiche e di nanoplastiche è registrata ovunque: negli oceani, sulle montagne, in centri urbani, in campagna, nelle falde acquifere. Questa cosa avviene sia per l’enorme mole di materiali in plastica prodotti che per la facilità con le quali questi minuscoli residui di materiali vengono spostati e trasportati dagli agenti atmosferici. E finiscono con il contaminare cibo ed acqua che mangiamo e che beviamo, accumulandosi nell’organismo e penetrando nei tessuti.
Per fare aumentare in maniera anche importante il rischio di contrarre danni neurologici, tiroidei e di esposizione ad alcune forme di cancro. Il rilascio di microplastiche avviene dagli involucri di plastica di qualsiasi tipo e forma, specialmente in certe condizioni come ad esempio l’esposizione a temperature troppo elevate o mediante sfregamento.
L’esperimento degli scienziati statunitensi ha visto diverse tipologie di nanoplastiche di polistirene, individuando in particolare quelle a carica positiva come le più soggette a far sviluppare su di esse il batterio della Escherichia coli. C’è anche un altro aspetto ulteriore, molto inquietante. La carica elettrica positiva ha rallentato lo svilupparsi di suddetto batterio, ma non l’ha fermato. E questa cosa ha dato modo all’agente patogeno dell’Escherichia coli di adattarsi e di sviluppare una resistenza a tale condizione, tale da potere essere sfruttata per proliferare.
Cosa è emerso di così preoccupante da questo studio – buttalapasta.it
I batteri “elettrocarichi” sono riusciti a dotarsi di un rivestimento filmico in grado di renderli più resistenti. Purtroppo le microplastiche e le nanoplastiche rischiano di entrare in quantità anche considerevoli nelle nostre case, se non facciamo attenzione. Per stare al riparo contro questa minaccia e tutte le conseguenze che essa comporta è richiesto un livello di pulizia buono da tenere con costanza a livello personale. Le precauzioni più efficaci consigliano nel ridurre il consumo di plastica ed usare il più possibile contenitori di vetro dove riporre il cibo. Ma anche nell’adottare alcuni accorgimenti in ambiti che non hanno a che fare con l’alimentazione. Come ad esempio il fare uso di abbigliamento dotato di fibre naturali.
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