Analizzate varie marche di salmone affumicato: i dati emersi non sono per nulla incoraggianti

Il salmone affumicato è un alimento piuttosto consumato e apprezzato, ma dai dati emersi bisogna fare molta attenzione a quale si acquista.

Il salmone affumicato è un alimento contenete acidi grassi omega 3 estremamente importanti per l’organismo dal momento che aiutano a prevenire l’insorgere di malattie di natura cardiaca come anche di patologie che comportano la degenerazione delle funzioni cognitive come, ad esempio, l’Alzheimer.

Ciò detto, però, è molto importante fare attenzione quando si acquista l’alimento in esame dal momento che i dati emersi non sono per nulla confortanti. Alla luce di questo, andremo ad approfondire la questione soffermandoci sulle indagini condotte da Öko-Test.

Salmone affumicato, ecco cosa rivelano i dati emersi dal test

Sono tante le persone che acquistano il salmone affumicato sottovalutando i rischi che si celano dietro a questa abitudine apparentemente innocua. Pur trattandosi di un alimento benefico per la salute per via della presenza di grassi omega 3, infatti, da un’indagine condotta da Öko-Test sono emersi dati poco confortanti.

In particolare, sono state analizzate 20 marche e tra queste solamente una è risultata essere raccomandabile dagli esperti. Nello specifico, sono state rilevate tracce di metalli pesanti come ad esempio piombo, cadmio e mercurio. oltre a ciò, è stata individuata la presenza di germi e residui di antibiotici. Nell’elenco delle sostanze potenzialmente dannose rientrano, inoltre, anche i pesticidi.

I dati sono risultati confortanti anche per quanto riguarda il benessere degli animali. In riferimento ai salmoni di allevamento, la macellazione è risultata essere molto dolorosa e cruenta. Nella maggior parte dei casi infatti essi vengono uccisi senza prima essere stati anestetizzati o quanto meno storditi. Anche la dieta è risultata essere poco convincente poiché basata essenzialmente sul consumo di altri pesci. Per quanto concerne invece il salmone selvatico, la gran parte dei fornitori non è riuscita a riferire nel dettaglio le condizioni di produzione.

Come già accennato sopra, solo un prodotto su 20 è risultato essere raccomandabile dagli esperti giudicandosi un giudizio molto buono. 5 sono riusciti ad ottenere un buono mentre il resto dei prodotti sono risultati appena sufficienti. Stando all’analisi condotta da  Öko-Test infine gli esperti consigliano di consumare il salmone molto prima della data di scadenza. Con l’avvicinarsi di quest’ultima, infatti, gli esperti assaggiatori hanno riscontrato una minor appetibilità.

Alla luce di quanto detto, è importante prestare attenzione alle informazioni appena fornite al fine di consumare tipologie di prodotti di qualità cercando di rispettare il più possibile il benessere degli animali.