Cannavacciuolo non smette mai di stupire e questa volta lo fa attraverso una rivelazione bomba sganciata all’improvviso: non doveva proprio fare il cuoco.
Antonino Cannavacciuolo è ufficialmente tornato in onda con MasterChef Italia, competizione di cucina registrata durante la stagione estiva e che i fan dello show hanno atteso pazientemente.
Di anno in anno, sono sempre tantissimi gli aspiranti chef che decidono di mettersi in gioco nello show, e questo fa sì che i tre giudici possano rivivere gli anni della formazione e della gavetta, quando ognuno di loro lottava contro il tempo per la realizzazione del proprio sogno: avviare un business nel campo della ristorazione.
Ecco perché Cannavacciuolo ha deciso di intervenire in tal senso e fare delle dichiarazioni che, inevitabilmente, sono diventate virali sui social e riprese da vari magazine.
A tenere banco in campo mediatico è una recente intervista che Antonino Cannavacciuolo ha rilasciato al podcast di Gianluca Gazzoli, Passa da BSMT, dove ha parlato ampiamente delle novità di MasterChef Italia e non solo.
In men che non si dica, poi, l’attenzione si è concentrata sul passato di Cannavacciuolo, quando gli fu detto di rivedere il suo futuro e scegliere un altro sogno in cui credere: “Fai qualsiasi cosa, ma non il cuoco”. Parole che hanno segnato profondamente il destino dello chef.
In diverse occasioni, Cannavacciuolo non ha mai fatto mistero di come il padre Andrea abbia cercato in tutti i modi di fargli cambiare idea circa la carriera da intraprendere. Essendo anche lui uno chef, infatti, era pienamente consapevole dei grandi sacrifici che questa professione richiede.
Non a caso, lo stesso Cannavacciuolo ha raccontato a Gianluca Gazzoli, ricordando quegli anni e i confronti con il padre: “Quando gli dissi che volevo fare il cuoco, mi rispose: fai qualsiasi cosa, ma non il cuoco. Mi spiegò che avrei perso la famiglia, le feste, il sabato e la domenica. Mi disse: prendi un pennarello nero e colora di nero anche le giornate rosse sul calendario. Non ci sono vacanze: quando gli altri festeggiano, tu lavori”.
Un avvio difficile, dunque, per Cannavacciuolo, che intendeva seguire le orme del padre. Un percorso cominciato all’alberghiero e proseguito con fatica, ma anche con grande successo: “Mio padre andava dai miei professori e diceva: dovete far cambiare idea a mio figlio”.
Nonostante tutto, oggi Cannavacciuolo e papà Andrea hanno trovato il modo di coesistere anche in cucina e, in alcuni casi, collaborare, costruendo un legame profondo che va ben oltre il semplice rapporto padre-figlio.
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