Non buttare l’acqua delle verdure bollite, stai facendo un gigantesco errore

La maggior parte delle persone butta via l’acqua delle verdure bollite senza sapere che è un errore gigantesco: ecco qual è il motivo e perché conservarla.

In un modo in cui vi è il problema del riscaldamento globale, che di certo non migliorerà nel corso degli anni, l’acqua è un bene sempre più prezioso ed è fondamentale non sprecarne nemmeno una goccia. Non tutti però sanno che l’acqua usata per cuocere le verdure non è certo uno spreco, esattamente come l’acqua che si usa per la cottura della pasta. È utile non solo per la cucina, ma anche nel resto della casa.

Purtroppo, automaticamente, una volta che vengono cotte le verdure, si tende a buttare l’acqua di cottura direttamente nel lavandino senza sapere che si tratta di un vero e proprio tesoro perché ha virtù insospettate. Proprio per questo motivo gli esperti, che ne riconoscono la sia multifunzionalità, sottolineano che è un grandissimo errore buttarla via una volta scolate le verdure. Nel dettaglio, sono stati indicati i 5 consigli per riutilizzare l’acqua di cottura, sarà una svolta per molti.

I 5 modi per utilizzare l’acqua delle verdure bollite

Buttare via l’acqua di cottura significa buttare via tutti i nutrienti e i minerali contenuti nelle verdure. Che si tratti di verdure o legumi, ha molti benefici per la salute, ma non solo perché può essere utilizzata in molti modi, soprattutto in cosmetica e giardinaggio. L’unica condizione per utilizzare l’acqua di cottura è quella di consumare alimenti privi di OGM.

L’acqua di cottura delle verdure è utile in diverse cose, sia per la cucina che per altre cose in casa. È perfetta da aggiungere a brodi e salse, perché rappresenta un vero concentrato di sapori che esalterà il gusto degli ingredienti, ma è anche un’ottima fonte di vitamine e minerali, ideale per remineralizzare l’organismo. Non tutti sanno che questa acqua è un fertilizzante naturale ricco di minerali e vitamine per il giardino di casa, le piante da interno o da terrazzo.

È bene però spiegare di nuovo che bisognerebbe usare solo acqua proveniente da verdure non trattate, cioè senza pesticidi e OGM. L’acqua delle patate può essere utile anche per creare un diserbante naturale, soprattutto se è salata perché renderà il prodotto più efficace. Durante la cottura, le patate rilasciano amido che viene poi immagazzinato nell’acqua e questa sostanza assorbe i minerali.

Ma l’acqua di cottura delle patate, insieme a quella dell’acetosa, del rabarbaro e degli spinaci  che hanno la stessa virtù, è utile anche per pulire l’argenteria. Basta immergere le posate in un contenitore pieno di acqua per circa quindici minuti. Ancora più sorprendentemente, l’acqua di cottura può essere utilizzata anche come anticalcare e smacchiatore. Tutte queste soluzioni sono ottime non solo per riciclare l’acqua delle verdure, ma anche per risparmiare e tutelare l’ambiente.