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Primi Piatti

Pasta del disgraziato, non avere paura perché è troppo buona: ti faccio leccare i baffi

Prepariamo insieme la pasta del disgraziato, un primo goloso e facile, semplice nella sua unicità: diventerà la tua ricetta preferita!

Se ad avere letto il titolo della nostra ricetta di oggi abbiate storto un po’ il naso, dovrete ricredervi. Il termine disgraziato il più delle volte lo citiamo quando qualcuno sta o ha appena commesso una sorta di male, torto o atto volto ad avere una qualsiasi conseguenza negativa. Qualche esempio? ‘Disgraziato, ti ho cercato per ore!‘, oppure ‘Mi hai fatto prendere un colpo, disgraziato!‘. Tuttavia noi non siamo qui per fare una lezione di grammatica, ma per parlare di cucina.

E la pasta del disgraziato è ciò che di più buono e semplice esista al mondo. Con una storia antica e che ben si discosta dal vocabolo italiano che oggi siamo soliti usare, si realizza con ingredienti molto semplici, poveri e che sicuramente avremo già in casa. Ogni regione ha la sua versione del ‘disgraziato‘ e noi vogliamo proporvi quella più tipica di tutta la cucina del Sud. Pronti a deliziarvi già solo con le parole?

Prepariamo la pasta del disgraziato: altro che fuori grazia, questa è davvero una fortuna farla

Come ben sappiamo, l’italiano è una lingua davvero molto complessa e difatti, con il termine disgraziato non indichiamo solamente quello citato poc’anzi, ma anche qualcuno che letteralmente si trova in uno stato di ‘fuori grazia‘. In tempi antichi ad esempio, si chiamano disgraziati coloro che per un motivo o per un altro non avevano fortuna e riversavano in uno stato di povertà evidente. Ma si sa, spesso chi ha poco e nulla è più felice di chi possieda tanti averi e la pasta di oggi deriva dalla tradizione povere contadina.

Quando in casa si aveva un po’ di pasta, qualche grammo di passata di pomodoro conservata e delle verdure, si creava un sugo veloce, che sarebbe poi stato la base per condire il primo. Ecco che veniva fuori la pasta del disgraziato! Come la prepariamo?

Aggiungete un po’ di peperoncino fresco al soffritto per un sapore più sprint! – buttalapasta.it

Ingredienti per 4 persone

  • 400 gr di pasta corta o lunga a piacere;
  • 1 spicchio d’aglio;
  • 1 peperone rosso;
  • 50 gr di olive nere denocciolate;
  • 500 gr di passata di pomodoro;
  • 2 filetti di acciuga sottolio;
  • Sale, pepe, origano q.b.
  • Basilico fresco q.b.

Preparazione

  1. Iniziamo a preparare il nostro primo lavando il peperone per poi asciugarlo. Puliamolo a dovere all’interno(qui trovate il nostro trucco per farlo velocemente) per poi tagliarlo a dadini.
  2. Sbucciamo l’aglio, schiacciamolo e facciamolo rosolare in una padella antiaderente con abbondante olio. Lasciamolo appena imbiondire per poi rimuoverlo e unire le olive nere con i filetti di acciuga.
  3. Riempiamo una pentola con dell’acqua, portiamo al bollore e caliamo la pasta. Intanto aggiungiamo alle olive il peperone, facciamolo rosolare per circa 5 minuti per poi unire la passata di pomodoro.
  4. Condiamo con il sale, il pepe, l’origano e allunghiamo con un bicchiere d’acqua. Chiudiamo con il coperchio e facciamo cuocere una ventina di minuti.
  5. Quando la pasta sarà al dente scoliamola direttamente in padella mettendo da parte un mestolo d’acqua di cottura. Mantechiamo a fiamma viva il tutto, uniamo se serve l’acqua tenuta e continuiamo a saltare.
  6. Uniamo a crudo le foglie spezzettate di basilico e serviamo la nostra pasta del disgraziato ancora ben calda con eventuale parmigiano grattugiato!

L’idea in più: la pasta del disgraziato si fa con verdure diverse, che magari stanno per appassire e che possiamo salvare. Pertanto si possono aggiungere melanzane fritte, zucchine, ma anche funghi o patate!

Cesare Orecchio

Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.

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