Studio lancia l'allarme: "Questo farmaco aumenta il rischio di infarto" - buttalapasta.it
I risultati venuti fuori da una ricerca che ha coinvolto migliaia di persone fanno preoccupare: un farmaco accresce il pericolo di infarto, e c’è persino di peggio.
Una rilevazione scientifica riferisce di un accresciuto rischio di subire infarto in merito alla assunzione di una tipologia di farmaci. Non si parla di un prodotto farmaceutico specifico bensì di una determinata tipologia che racchiude quindi più farmaci. E questa è decisamente una brutta notizia. Anche perché si tratta di qualcosa che vede una larga diffusione da moltissimi anni. Ora uno studio approfondito compiuto di recente si è accorto di come l’impiego di tali farmaci addirittura esponga chi li assume al rischio di beccarsi un attacco di cuore.
Una ulteriore notizia legata ai risultati di questa rilevazione scientifica ha portato alla luce anche un aspetto a sua modo curioso. E la cosa riguarda la accresciuta possibilità di rischio infarto che riguarderebbe però, per qualche motivo, non gli uomini ma solo e soltanto le donne. La cosa è stata confermata dal dottor Valentin Fuster, principale coordinatore di questo studio e che è anche una personalità di prestigio e di fama mondiale nel settore medico.
Il dottor Fuster è infatti presidente del Mount Sinai Fuster Heart Hospital di New York City oltre che il direttore generale del National Center for Cardiovascular Investigation di Madrid. Quali sono i farmaci che agevolerebbero il rischio infarto? Si tratta dei cosiddetti farmaci beta-bloccanti, impiegati proprio nelle situazioni di recupero da un attacco di cuore. Ma che potrebbero addirittura portare proprio a questo.
La ricerca in questione ha trovato spazio di pubblicazione sulla rivista di settore. Ed effettivamente si parla di una percentuale ampia di danni individuati in tante donne che erano in fase di recupero da un infarto e che stavano assumendo od avevano fatto uso di farmaci beta-bloccanti.
Quali farmaci aumentano il rischio di infarto? – buttalapasta.it
Per loro era più facile purtroppo subire una ricaduta od il verificarsi di episodi di insufficienza cardiaca. Con un accresciuto rischio di mortalità superiore a ben tre volte rispetto alle pazienti che non avevano assunto i farmaci beta-bloccanti.
Il tutto però sarebbe legato alle quantità: più massicce sono le dosi assunte e più alto si rivela essere in proporzione il rischio registrato. E comunque il fattori di rischio era inerente le donne con una una frazione di eiezione ventricolare sinistra più alta del 50%.
La normalità vede invece tale misura essere più bassa del 40% dopo un infarto, ed in questa situazione i beta-bloccanti hanno dimostrato la loro utilità. Solo che in tutti i casi i beta-bloccanti possono causare degli effetti collaterali quali ipotensione, ipofrequenza, disfunzione erettile. Ed anche affaticamento e sbalzi d’umore.
Come mai le donne sono più colpite – buttalapasta.it
Detto ciò, ci si chiede come mai le donne siano più esposte degli uomini a questo accresciuto pericolo di ricaduta di infarto. La possibile risposta potrebbe risiedere nelle dimensioni del cuore delle donne, che sono mediamente più piccole. E le donne stesse sono anche più sensibili agli effetti dei farmaci in termini di pressione del sangue. Gli esperti poi non escludono che ci possano essere altre cause non ancora conosciute.
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