La pasta riscaldata ha meno calorie? Il nutrizionista svela la verità

Pasta riscaldata

La pasta riscaldata ha meno calorie? Il nutrizionista svela la verità - buttalapasta.it

Quanto c’è di vero riguardo alla affermazione che la pasta riscaldata possieda un quantitativo minore di calorie? Risponde l’esperto in ambito di alimentazione.

La pasta riscaldata ha meno calorie, è una cosa che corrisponde al vero? Se ne sente parlare un po’ ovunque, sul web. In particolar modo sui soliti social. Mettere da parte un bel primo, che si tratti di spaghetti, penne, fusilli, al sugo, al pesto, coi pomodorini, o di pasta e legumi, o ancora di tortellini, ravioli, lasagne, è sempre una cosa buona. Quando alimenti come questi dovessero avanzare, non c’è cosa più virtuosa e più buona per il palato che metterla da parte in frigorifero per poterla gustare in un secondo momento.

Altrimenti, se metti in conto di consumare la pasta più in là nel tempo, farai bene a congelarla, prendendo sempre le adeguate precauzioni. Questo ti consente di evitare odiosi sprechi alimentari ed anche di soldi, visto che hai impiegato comunque dei soldi per l’acquisto degli ingredienti necessari. E risparmierai anche tempo, perché ti basta solo riscaldare la pasta, che tra l’altro il giorno dopo soprattutto sa dare la convinzione di essere persino più buona. In qualche modo è sorta questa convinzione che la pasta riscaldata abbia un quantitativo di calorie più basso. È vero?

La pasta fredda ha meno calorie della pasta riscaldata?

Rivolgendo questa domanda a qualsiasi esperto in ambito nutrizionale, ti sentirai rispondere chiaramente che in realtà, no, non è così. Un cambiamento di temperatura al quale la pasta viene sollecitata – che si tratti di un riscaldamento o di un raffreddamento – non comporta nulla in termini di contenuto calorico.

A cambiare può essere la struttura chimica così come il grado di digeribilità, cosa che avviene proprio negli alimenti, come la pasta, che hanno molto amido. Il raffreddamento per un consumo degli avanzi in un secondo momento fa si comunque che parte dell’amido diventi invece amido-resistente, sostanza che viene individuata come se fosse una fibra da parte dell’organismo.

Donna che mangia la pasta

La pasta fredda ha meno calorie della pasta riscaldata? – buttalapasta.it

Questo non viene digerito subito ma contribuisce a creare degli acidi grassi a catena corta che sviluppano a loro volta delle reazioni antinfiammatorie, delle quali beneficia soprattutto il cuore. Ed un’altra delle conseguenze è che si può avere una quantità di calorie assorbite inferiore, ma in maniera talmente trascurabile da non essere ritenuta un qualcosa di effettivo.

A cosa fa bene mangiare la pasta del giorno prima

C’è uno studio che ha trovato pubblicazione sulla rivista specializzata di settore European Journal of Clinical per il quale il consumo della pasta cucinata il giorno prima consente di sviluppare un controllo sulla glicemia più efficace. E questo sempre per via dell’amido resistente, il quale è sottoposto ad una digestione più lenta.

In tal modo si fa prevenzione contro i raptus della fame e contro i picchi glicemici. Senza dimenticare una utile opera in merito al sorgere abbastanza prezzo del senso di sazietà.

Piatto di spaghetti al sugo

A cosa fa bene mangiare la pasta del giorno prima – buttalapasta.it

Anche se, ovviamente, di pasta occorre sempre mangiarne in quantità contenute – che ti consiglierà sempre un nutrizionista – e con un condimento non esagerato. E non usare lo smartphone a tavola: diversi studi confermano che fa male alla salute.

Parole di Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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