Di Salvatore Lavino | 9 Agosto 2025

Pollo e tumore, cosa c'è di vero? il nesso che non avevi mai immaginato - buttalapasta.it
Tutto è nato da una rilevazione scientifica ufficiale compiuta da esperti in Italia, che cosa ha riguardato il collegamento fatto tra consumo di carne di pollo e tumori.
Pollo e tumori, questo presunto collegamento è balzato agli onori delle cronache dopo un report fornito dall’IRCCS De Bellis di Bari. Si tratta dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico del capoluogo pugliese, che ha parlato apertamente di maggiori probabilità di sviluppare malattie tumorali in maniera direttamente proporzionale al consumo di carne di pollo. La cosa deve suscitare allarme come in effetti ha già fatto o ci sono comunque delle ulteriori informazioni utili da conoscere, utili magari per mitigare l’allerta?
Perché tutti noi mangiamo pollo anche più volte alla settimana. In estate la carne di pollo va forte soprattutto nelle insalate, mentre in inverno è sempre gettonatissimo un pollo arrosto o fritto con una bella e generosa porzione di patatine accanto. E sempre la carne di pollo – che comunque sarebbe meglio evitare di mangiare fritto, togliendo poi in ogni caso anche la pelle – è molto salutare.
Quali sono i cibi da evitare per il tumore?
È la principale esponente della carne bianca, che è ricca di nutrienti, su tutte le proteine. Mentre è alquanto basso il contenuto di calorie. Non è un caso che in molte diete sia sempre presente la carne di pollo. E quindi quando c’è di fondato con un nesso con tumori e simili, dopo quanto affermato dall’IRCCS De Bellis di Bari?
Di base, la carne di pollo ed i tumori sono quanto di più lontano di possa essere. E questa non ha la stessa catalogazione della carne rossa e delle carni lavorate, come gli insaccati. Quest’ultimi si trovano nelle classificazioni 1 e 2.

Quali sono i cibi da evitare per il tumore? – buttalapasta.it
Vuol dire che un eccesso di carni rosse e trasformate può esporre ad un accresciuto rischio di contrarre tumori dell’apparto digerente in particolare. Lo studio dei ricercatori pugliesi sostiene che mangiare più di 300 grammi di pollo alla settimana porta a sviluppare un +27% di probabilità in più di avere a che fare con tumori di vario tipo riguardo agli organi della digestione, rispetto a chi invece si ferma ad un consumo di soli 100 grammi alla settimana.
Come stanno le cose dopo questo studio
Va detto però che si tratta di una rilevazione di scientifica, ma di carattere osservazionale. Che non entra nel merito di come ciò sia possibile.
Il legame causa-effetto tra il consumo di carne di pollo ed una accresciuta probabilità di rischio tumori va approfondito con degli ulteriori studi più approfonditi.

Come stanno le cose dopo questo studio – buttalapasta.it
Fino a quando questa cosa non accadrà, non c’è alcun verdetto definitivo e questo vuol dire che, al momento, nonostante quanto sostenuto dall’IRCCS De Bellis di Bari, quanto sostenuto dai ricercatori pugliesi rimane comunque su un piano teorico.
Parole di Salvatore Lavino
Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.