La nuova tendenza è il vino biodinamico: ma è davvero migliore di quello tradizionale?

calice di vino rosso

La nuova tendenza è il vino biodinamico: ma è davvero migliore di quello tradizionale?/Buttalapasta.it

Le mode spopolano non solo in fatto di abiti e accessori ma pure a tavola ormai esistono le tendenze. Da qualche tempo non si fa altro che parlare di vino biodinamico. Vediamo di cosa si tratta e se è davvero migliore di quello tradizionale.

La moda, da qualche tempo, è entrata a gamba tesa anche nelle nostre abitudini alimentari. Fino agli anni ’80-’90, più a meno, mangiavamo tutti le stesse cose: dieta mediterranea con molti ortaggi, legumi e cereali e poche proteine animali. E se avevamo voglia di concederci un bel bicchiere di vino a cena, lo facevamo senza tanti pensieri.

Oggi tutto è cambiato e la nostra dieta, talvolta, è influenzata da mode momentanee. Pensiamo, ad esempio, alla dieta chetogenica piuttosto che alle diete detox, al digiuno intermittente o ai regimi alimentari che impongono di nutrirsi di una sola categoria di cibi. Anche i vini seguono le mode.

Da qualche tempo, accanto ai vini classici, hanno fatto capolino anche i vini biologici, i vini vegani e i vini biodinamici. Questi ultimi, in particolare, stanno attirando parecchio interesse e vengono serviti in molti ristoranti di nicchia. Ma che cos’avranno di diverso rispetto ai vini tradizionali? E, soprattutto, saranno davvero migliori?

Vino biodinamico: ecco cosa cambia rispetto al vino tradizionale

Accanto ai vini tradizionali, da qualche tempo, hanno fatto la loro comparsa in scena anche i vini biologici, i vini vegani e i vini biodinamici. Questi ultimi affondano le loro radici nella Filosofia: a quanto pare e l’uva viene coltivata in modo del tutto diverso. Ma saranno davvero migliori di quelli classici o è soltanto una moda passeggera?

calice di vino rosso in mezzo ad una vigna

Vino biodinamico: ecco cosa cambia rispetto al vino tradizionale/Buttalapasta.it

L’agricoltura biodinamica non è una pratica nuova: nasce negli anni ’20 e si basa sui principi del filoso austriaco Rudolph Steiner. A differenza dell’agricoltura convenzionale, quella biodinamica considera il terreno come un organo vivente e, di conseguenza, lo nutre con composti naturali atti a favorirne il benessere. Non solo: particolare attenzione viene data anche ai cicli lunari per la semina e per la raccolta.

L’agricoltura biodinamica, seppur simile, non è proprio la stessa cosa dell’agricoltura biologica. Quest’ultima, infatti, si limita a ridurre l’uso di sostanze chimiche ma non si avvale di composti naturali per il terreno e non segue i cicli della Luna. L’agricoltura biologica è più simile a quella tradizionale rispetto a quella biodinamica che potrebbe essere definita una vera e propria filosofia. I vini biodinamici, inoltre, a differenza di quelli biologici non possono avere una certificazione ufficiale.

Negli ultimi anni vi è sempre più richiesta di questi prodotti per accompagnare taglieri di salumi, arrosti di carne, lasagne al forno ma anche piatti vegani in quanto maggiore è l’attenzione verso l’ambiente e la sostenibilità. Sono migliori di quelli tradizionali? Questo non lo si può dire: sono sicuramente più naturali perché non contengono sostanze chimiche ma a livello di gusto è una questione puramente soggettiva.

Parole di Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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