Di Samanta Airoldi | 4 Ottobre 2025

Questo ristorante da oltre 60 anni serve solo un piatto ogni giorno eppure fuori c'è sempre la fila/Buttalapasta.it
Può funzionare un ristorante che serve sempre un solo piatto ogni giorno? Evidentemente sì: fuori da questo locale storico c’è sempre fila.
Fino ad una trentina di anni fa i menù del ristoranti non erano lunghi come ora: 4 o 5 primi, qualche secondo e massimo una decina di pizze, le più classiche. Oggi ci si impiega mezz’ora non a scegliere ma solo a leggere tutti i piatti del menù. Un bene o un male? Di sicuro abbiamo più possibilità ma laddove la quantità di pietanze offerte è eccessiva, potrebbe andare a scapito della qualità.
Insomma come può uno chef essere ferrato nella preparazione di pietanze diversissime tra loro? E come può dedicare ad ognuna di esse la dovuta attenzione? I grandi chef stellati non hanno mai menù lunghissimi. Ma c’è un ristoratore che batte tutti: da oltre 60 anni nel suo locale i clienti non hanno alcuna possibilità di scelta.
E non vi è nemmeno la possibilità di avere un menù degustazione prestabilito: in questo ristorante si mangia un solo piatto ogni giorno dell’anno da più di mezzo secolo. Sarà sempre vuoto, penseranno alcuni…L’esatto contrario: bisogna prenotare con largo anticipo perché tutti vogliono mangiare in questo posto.
Ecco cosa si mangia nel ristorante con un solo piatto
Se sei alla ricerca di un ristorante che, all’interno dello stesso menù, preveda sia la pasta alla carbonara che il risotto con i funghi e la pizza margherita e poi ancora la cotoletta alla milanese ma anche le polpette al sugo e la parmigiana di melanzane, allora non andare in questo locale: qui da oltre 60 anni si mangia un solo piatto. La gente fa la fila per entrare ed è sempre pienissimo. Ma cosa cucinerà di tanto speciale?

Ecco cosa si mangia nel ristorante con un solo piatto -(foto IG@relaisdelentrecote)- Buttalapasta.it
Le Relais de l’Entrecôte è un’istituzione per gli amanti della carne, anzi: dell’ottima carne. Questo bistrot è nato a Parigi negli anni ’50 grazie al genio di Paul Geneste de Saurs il quale, già allora, aveva capito che non era importante la quantità ma la qualità dei piatti offerti e che, quindi, era meglio fare un solo piatto ma farlo alla perfezione.
I clienti non mancano e da oltre 60 anni nessuno è mai uscito deluso da questo localino chic e super raffinato. Non si può scegliere cosa mangiare ma si sa già in anticipo cosa verrà servito: s’inizia con una fresca insalatina verde con noci per pulire la bocca e poi arriva lei, sua maestà l’entrecôte la quale viene accompagnata da una generosa porzione di patatine fritte e da una salsa segretissima che rende la carne assolutamente deliziosa.
L’unico dettaglio su cui il cliente ha diritto di scelta è il tipo di cottura della carne: al sangue, media cottura oppure ben cotta. Lo storico bistrot parigino da qualche tempo è sbarcato anche a Milano, in Corso Garibaldi, a due passi dal quartiere di Brera e da Corso Como. Un’esperienza da provare almeno una volta se la carne è la vostra passione.
Parole di Samanta Airoldi
Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.