Dalla gavetta al tetto del mondo: il miglior chef 2025 è un'icona

Un piatto preparato da uno chef

Dalla gavetta al tetto del mondo: il miglior chef 2025 è un'icona - buttalapasta.it

Chi è il miglior chef del mondo per il 2025? E che figura ha fatto l’Italia? La premiazione si è svolta proprio dalle nostre parti, a Milano, ed il podio è sorprendente.

È stato appena eletto il miglior chef del mondo per quest’anno. Il premio viene conferito con cadenza per l’appunto annuale nell’ambito del The Best Chef Awards. Ci sono italiani in classifica? In molti si aspetterebbero di vedere ai vertici uno o magari tutti e tre i giudici di MasterChef Italia, visto che Antonino Cannavacciuolo, Giorgio Locatelli e Bruno Barbieri arrivano a ben venti stelle Michelin in tre.

Cannavacciuolo ne ha ottenute ben nove, Barbieri sette e Locatelli quattro, grazie alla loro sapiente opera in cucina che unisce tradizione ed innovazione. Ma no, loro tre non ci sono nella graduatoria del The Best Chef Awards. La premiazione si è svolta proprio in Italia, a Milano, dopo che l’anno scorso aveva avuto luogo negli Emirati Arabi Uniti, che rappresentano la nuova frontiera per quanto riguarda molti ambiti, e non ultima la cucina. A fare da teatro alla cerimonia in quella circostanza era stato il lussuoso Hotel Atlantis di Dubai.

Miglior chef al mondo per il 2025, chi ha vinto

Due anni fa aveva ottenuto lo scettro e la corona lo spagnolo Dabiz Muñoz. Uno chef che ha fatto della capacità di esaltare il cibo sia per quanto riguarda i sapori che la resa scenografica. Il suo successore è un altro esponente di questa scuola di pensiero gastronomica e culinaria, ovvero il danese Rasmus Munk. Un nome che, a chi è appassionato di cucina internazionale, non suona affatto come nuovo.

Chef Rasmus Munk premiato

Miglior chef al mondo per il 2025, chi ha vinto – buttalapasta.it Foto Ansa

Anche lui infatti è uno stellato Michelin. Ed era già stato nominato miglior chef del mondo già nel corso del 2024. Nato in Danimarca nel 1991, Rasmus Munk può annoverare due stelle Michelin grazie a quanto fatto con il suo ristorante, “Alchemist”, dopo un apprendistato importante nelle vesti di assistente chef al North Road di Londra e poi come chef principal al ristorante Treetop, nel Munkebjerg Hotel di Vejle, in patria. Dal 2019 Rasmus Munk ha poi aperto l’Alchemist a Copenaghen nel 2015, seguito da un secondo Alchemist nel luglio del 2019.

Al secondo e terzo posto si sono piazzati invece Ana Roš dalla Slovenia e Himanshu Saini dall’India. La votazione del The Best Chef Awards si svolge con una votazione online riservata a chef ed addetti ai lavori della gastronomia, per un totale di 972 soggetti aventi diritto ad esprimere le loro preferenze, tra 572 chef e 400 esperti gastronomici di vario titolo.

Chef Rasmus Munk tornerà presto in Italia

E Rasmus Munk è andato via dall’Italia con il premio del The Best Chef Awards tra le mani. Il tempo di riporlo a casa al fianco dell’altro conseguito un anno fa e di un ulteriore premio personale ricevuto ai The Best Chef Awards 2023 in Messico, e di ritornare, visto che a fine ottobre il danese sarà in pratica l’ospite d’onore della rassegna Buonissima 2025 che si svolgerà a Torino, nella bellissima cornice di Palazzo Saluzzo Paesana.

Chef Rasmus Munk

Chef Rasmus Munk tornerà presto in Italia – buttalapasta.it Foto Ansa

Per quanto riguarda esponenti della cucina italiana, dopo la slovena Ana Roš piazzatasi in seconda posizione (lei guida la cucina del ristorante Hiša Franko di Caporetto, che può annoverare tre stelle Michelin) e dopo il terzo posto dell’indiano Himanshu Saini, chef che lavora al ristorante Trèsind Studio di Dubai, si segnala comunque una folta rappresentanza del Belpaese con molti ristoranti nostrani presenti nella classifica finale.

Tra l’altro chef Massimo Bottura è stato nominato come miglior chef visionario, chef Diego Rossi ha vinto il premio “Origini e Futuro” e chef Andrea Aprea è stato premiato con il riconoscimento del suo ristorante, il Vun Andrea Aprea, ritenuto il migliore di tutta Milano. Per quanto riguarda chef Giorgio Locatelli, il suo storico Locanda Locatelli a Londra ha chiuso dopo 22 anni ed ora la sua collezione di vini è all’asta. Con libero accesso a tutti.

Parole di Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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