La notte di Ognissanti lascia la tavola apparecchiata con un piatto di castagne: succede una magia

tavola apparecchiata con piatto di castagne bollite

La notte di Ognissanti lascia la tavola apparecchiata con un piatto di castagne: succede una magia (Buttalapasta.it)

Sai perché la notte di Ognissanti bisogna lasciare la tavola apparecchiata con un piatto di castagne? Ciò che accade è sorprendente.

Le festa di Ognissanti è una ricorrenza molto sentita in tutta Italia, che porta con sé svariati rituali e tradizioni, anche gastronomiche. Ogni regione, infatti, per l’1 e il 2 novembre rispolvera le sue ricette più tipiche, come ad esempio le fave dei morti, le ossa dei morti, la Rame di Napoli, la zuppa di ceci, la verza con le noci e chi più ne ha più ne metta!

In molte zone si usa anche offrire cibo e doni alle anime dei cari defunti che tornano sulla terra per far visita alla propria famiglia. Motivo per cui in tante case la notte di Ognissanti si lascia la tavola apparecchiata con un piatto di castagne, un ingrediente che nella cultura popolare è da sempre legato alla morte e alle anime dei trapassati.

Castagne bollite per i morti: la tradizione della notte di Ognissanti

Tra le varie usanze italiane legate alla festa di Ognissanti c’è anche l’abitudine di lasciare la tavola apparecchiata la notte tra l’1 e il 2 novembre, con un piatto di castagne bollite, pronto ad attendere l’arrivo dei defunti. Secondo la cultura popolare, infatti, in questa notte particolare le anime trapassate tornano a fare visita ai vivi ed entrano nelle loro abitazioni per cibarsi di ciò che trovano in tavola. In particolare le castagne, che sono un ingrediente di stagione, tradizionalmente legato alla morte.

sbucciare castagne bollite

Castagne bollite per i morti: la tradizione della notte di Ognissanti (Buttalapasta.it)

La consuetudine di lasciare le castagne bollite per i defunti è diffusa soprattutto in Piemonte e in Liguria. In altre regioni d’Italia, invece, c’è chi lascia l’acqua, i dolci e perfino il vino. Oppure c’è chi prepara un letto in più o lascia il camino acceso. Il concetto di fondo è ovviamente sempre lo stesso. Onorare e ricordare chi non c’è più.

Ma come si fanno le castagne bollite per i morti? Basta cuocerle in una pentola d’acqua per 40-60 minuti dal punto di bollore. Una volta pronte, si sbucceranno facilmente e si potranno accompagnare con una tazza di latte, così da formare una pietanza povera, ma al tempo stesso molto ricca e nutriente, perfetta per ristorare le anime dei defunti, che talvolta lasciano perfino traccia del loro passaggio. Magari qualche briciola in tavola o una sedie spostata.

Una tradizione, quindi, che sa un po’ di magia e che ci accompagna fin da tempi antichi, così come fanno i nostri cari che restano per sempre vivi nei ricordi e ci affiancano lungo il percorso della vita. Se stai cercando un dolce tipico da preparare per questa ricorrenza, prova le Rame di Napoli tipiche siciliane.

Parole di Veronica Elia

Sono Veronica e sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei Giornalisti della Lombardia, laureata in Editoria presso l'Università degli Studi di Milano. Nel 2015 comincio il mio percorso giornalistico ed inizio a collaborare con diverse realtà editoriali in Italia e in Svizzera. Il mio motto? "Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita".

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