Di GIeGI | 1 Giugno 2010
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facile
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40 minuti
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4 Persone
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430/porzione
Vi proponiamo la pasta con triglie e zucchine, facile da fare ma che per riuscire alla perfezione necessita di prodotti di ottima qualità e freschissimi; noi abbiamo usato le triglie dei pescatori di Noli e le zucchine liguri della Piana di Albenga con dei bellissimi fiori.
Ingredienti
- 700 gr di pasta fresca trofie di Recco
- 1/2 kg di triglie freschissime
- 1/2 kg di zucchine piccole
- pomodorini q.b.
- 2 spicchi di aglio
- 1 bicchiere di vino bianco secco, inutile dire di buona qualità
- 1 bustina di zafferano
- olio d’oliva extra vergine q.b.
- sale q.b.
Preparazione
- Pulite le triglie, eliminando le squame con cura usando lo squama pesce, eviscerandole e poi lavandole con cura.
- Pulite le zucchine, lavatele poi tagliatele a rondelle sottili o a fiammifero, pulite i fiori e lavate delicatamente anch’essi; poi tagliateli a striscioline.
- Lavate i pomodorini, eliminate i semi e riduceteli in dadolata.
- Pulite l’aglio, schiacciatelo e mettetelo in una capace padella con un po’ d’olio, le triglie e un pizzico di sale. Fatele cuocere qualche minuto, poi giratele con delicatezza.
- Bagnate con il vino e completate la cottura delle triglie. Poi toglietele dalla padella e recuperate tutta la loro polpa, e mettetela da parte.
- Gettate le zucchine nella padella dove avete cotto le triglie, e portatele a metà cottura.
- Unite la bustina di zafferano e un po’ di acqua se necessario; aggiustate di sale.
- Quando le zucchine sono quasi cotte, gettate nella padella anche i fiori e i pomodorini.
- Alla fine aggiungete anche la polpa delle triglie.
- Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela conservando un po’ di acqua di cottura, e gettatela nella padella con il sugo di triglie e zucchine. Fatela saltare unendo un po’ di acqua di cottura della pasta se necessario.
- Distribuite la pasta nei piatti e completatela con un filo di olio extra vergine d’oliva.











Sappiamo che il nostro modo di preparare i sughi di pesce, cioè cuocere il pesce e poi spolparlo, utilizzando il sughetto prodotto in cottura, non è ortodosso, ma lo troviamo conveniente per i seguenti motivi: si serve un primo piatto privo di spine, non si spreca del prezioso pesce come accadrebbe se fosse stato filettato, ed i succhi prodotti dalla cottura contribuiscono ad insaporire il prodotto finale. Per essere onesti, dobbiamo dire che esteticamente il risultato non è straordinario, ma il gusto è superlativo.
Foto di GIeGI
Parole di GIeGI
GIeGI è stata collaboratrice di Buttalapasta dal 2008 al 2013, spaziando tra tutte le tipologie di ricette, con un occhio di riguardo a quelle della tradizione regionale.