Di Veronica Elia | 3 Dicembre 2025

Quale lievito usare per le nostre ricette? Principali differenze e tabella per convertire le dosi (Buttalapasta.it)
Il lievito non è tutto uguale: ecco quale usare a seconda della ricetta e come convertire correttamente le dosi.
In cucina il lievito si utilizza soprattutto per preparare impasti per pane, pizze, focacce e dolci, ma non è tutto uguale. La principale differenza sta nella composizione (naturale o chimico) e nella tipologia (fresco, secco o madre). Queste caratteristiche ne influenzano l’utilizzo, la conservazione ed il metodo di preparazione.
Per questo bisogna fare molta attenzione a quello che si sceglie per evitare di commettere inutili errori. Ed anche quando è possibile sostituire un tipo di lievito con un altro, è importante fare le conversioni nel modo corretto, altrimenti sarà inevitabile combinare un vero pasticcio.
Quali sono le differenze tra i principali tipi di lievito e come convertire le dosi senza sbagliare
Per scegliere correttamente il tipo di lievito da usare nelle proprie ricette, bisogna innanzitutto considerare che il lievito naturale, quello di birra o madre, agisce lentamente prima della cottura. Quello chimico, il lievito istantaneo e il bicarbonato, agisce rapidamente durante la cottura e si usa per dolci e preparazioni veloci.

Quali sono le differenze tra i principali tipi di lievito e come convertire le dosi senza sbagliare (Buttalapasta.it)
Bisogna inoltre tenere conto che sia il lievito di birra fresco che quello secco sono naturali, ma differiscono per contenuto d’acqua, durata di conservazione e dosaggio, quindi non sempre si può usare l’uno o l’altro indistintamente. Semplificando, possiamo dire che il lievito di birra è il più comune e versatile ed è indicato per realizzare pane, pizza e dolci lievitati.
Il lievito di birra secco ha il vantaggio di essere più pratico. Si usa per la panificazione e la preparazione di dolci come brioches, croissant, ciambelle, panettoni ed altri dolci lievitati. Non di rado si utilizza nella cucina casalinga per fare pane, focacce e pizza, perché determina basi soffici e saporite. Il lievito madre, invece, è molto amato dai panificatori artigianali ed è perfetto per fare pani rustici, croccanti all’esterno e morbidi all’interno, con una crosta spessa ed un sapore ricco ed acidulo.
Ancora, si può impiegare per dare alla pizza una consistenza più leggera oppure nei dolci lievitati, come focacce dolci e ciambelle. Il lievito in polvere (chimic0) si attiva istantaneamente e si impiega soprattutto per prodotti da forno dolci, come muffin, torte, brownies, biscotti, crostate e pancake. Ma al di là degli utilizzi, come si convertono le dosi? Ecco alcuni esempi:
- 1 grammo lievito di birra secco = 3 grammi lievito di birra fresco = 36 grammi lievito madre;
- 2 grammi lievito di birra secco = 6 grammi lievito di birra fresco = 72 grammi lievito madre;
- 3 grammi lievito di birra secco = 9 grammi lievito di birra fresco = 108 grammi lievito madre;
- 4 grammi lievito di birra secco = 12 grammi lievito di birra fresco = 144 grammi lievito madre;
- 6 grammi lievito di birra secco = 18 grammi lievito di birra fresco = 216 grammi lievito madre;
- 8 grammi lievito di birra secco = 24 grammi lievito di birra fresco = 288 grammi lievito madre.
Le quantità sono indicative, ma si possono usare tranquillamente come punto di riferimento in cucina.
Parole di Veronica Elia
Sono Veronica e sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei Giornalisti della Lombardia, laureata in Editoria presso l'Università degli Studi di Milano. Nel 2015 comincio il mio percorso giornalistico ed inizio a collaborare con diverse realtà editoriali in Italia e in Svizzera. Il mio motto? "Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita".