Di Samanta Airoldi | 13 Dicembre 2025

Antonino Cannavacciuolo, parole shock: vincere Masterchef è una fregatura, meglio arrivare secondi -(foto IG@masterchef_it)- Buttalapasta.it
Nessuno si sarebbe aspettato queste parole proprio da Antonino Cannavacciuolo, uno dei tre giudici di Masterchef. Lo chef ha dichiarato che vincere il talent show è una fregatura.
Dopo tanta attesa – o tanto hype come si dice in gergo – finalmente giovedì 11 dicembre ha preso il via la nuova edizione di Masterchef. Il talent show di cucina tanto amato, è ormai arrivato alla sua quindicesima stagione. Dal 2011 ad oggi di cambiamenti ne abbiamo visti parecchi.
Soprattutto abbiamo assistito ad un certo via vai di giudici. Nelle ultime edizioni, però, la situazione sembra essersi stabilizzata sotto l’egida del trio composto dal bolognese Bruno Barbieri, il partenopeo Antonino Cannavacciuolo e il british-varesotto Giorgio Locatelli che con i suoi “come on” ci ha conquistati tutti.
Ogni anno centinaia di aspiranti chef partecipano alle selezioni e chi riesce ad entrare tra i primi 20, ha un solo obiettivo: dimostrare di essere il migliore e vincere. In palio, del resto, c’è un bel bottino da 100mila euro più la pubblicazione di un libro, la possibilità di frequentare corsi di cucina e di farsi strada nel settore. Eppure secondo Antonino Cannavacciuolo è meglio non vincere Masterchef: vincere, a suo dire, sarebbe una sorta di fregatura.
Masterchef: secondo Cannavacciuolo è meglio non vincere
Chi lo avrebbe mai detto che, proprio secondo uno dei giudici più severi della trasmissione, Masterchef, alla fine, potrebbe pure essere una fregatura per chi vince. Non ha proprio usato questa parola ma Cannavacciuolo è stato chiarissimo: vincere, a volte, può essere controproducente.

Masterchef: secondo Cannavacciuolo è meglio non vincere -(foto IG@masterchef_it)- Buttalapasta.it
Quando si partecipa ad una sfida l’obiettivo, naturalmente, è vincere altrimenti non ci si metterebbe nemmeno in gioco. Tra l’altro Masterchef è una sfida davvero parecchio impegnativa: per circa 3 mesi si deve stare lontani da casa e mettere in stand by tutta la propria vita. E ogni giorno ci si sottopone al giudizio di tre giudici che non sempre ci vanno morbidi. Bisogna essere davvero molto motivati per andare avanti fino alla vittoria. Eppure, secondo Antonino Cannavacciuolo, vincere potrebbe pure essere controproducente.
Può sembrare un’affermazione paradossale ma, invece, si nasconde una logica ferrea dietro a questo pensiero: chi vince viene travolto dalla fama e dalla popolarità e, a ben vedere, ha poco tempo per studiare, migliorarsi, concentrarsi davvero sulla cucina. Lo chef partenopeo – ai microfoni della Repubblica – si è espresso chiaramente: “E’ meglio non vincere MasterChef perché poi vieni preso da mille cose, impegni, da un turbine di proposte che ti distraggono dall’obiettivo. Io addirittura farei una proposta alla produzione: il corso dell’Alma facciamolo fare a chi arriva secondo, di modo che possa studiare a testa bassa. Al primo lasciamo il libro, i soldi e la gloria”.
Non a caso tra i vincitori sono pochi quelli che alla fine hanno aperto un ristorante. Mentre molti che non hanno vinto oggi hanno una loro attività nella ristorazione. Si pensi ad esempio a Maradona Youssef, a Monir Eddardary o a Gloria Clama: nessuno di essi ha vinto eppure oggi gestiscono ristoranti di successo.
Parole di Samanta Airoldi
Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.