Come far radicare una rosa recisa usando un trucchetto della nonna: basta mettere un pizzico di questo ingrediente nell'acqua

Non sapete come far radicare una rosa recisa? Usando questo trucchetto della nonna è davvero semplice, basta aggiungere un ingrediente all'acqua e vedrete come rifiorirà.

taglia una rosa e un'anziana nel cerchietto

Come far radicare una rosa recisa usando un trucchetto della nonna: basta mettere un pizzico di questo ingrediente nell'acqua (ButtalaPasta.it)

Agli amanti dei fiori piangerà il cuore nel vedere una rosa recisa, costretti a buttarla e dunque a vedere le vostre piante diventare molto più rade. In realtà esistono dei trucchetti per cercare di farla rifiorire, oggi ve ne spieghiamo uno della nonna che è davvero eccezionale.

Le rose sono veramente nel loro periodo di massima espressione, pronte a riempire i nostri terrazzi oltre che i nostri cuori. A volte però ci possono anche essere delle situazioni più difficili da gestire come per esempio quella della recisione di un singolo elemento.

Ma cosa si intende per rosa recisa? Con questo termine intendiamo una rosa che è stata tagliata direttamente dalla pianta per essere utilizzata a scopo ornamentale, reinserirla in una composizione non è di certo facile.

Una rosa recisa non può essere semplicemente inserita nella terra e annaffiata, il risultato sarà sempre lo stesso e cioè l’appassimento. Oggi vogliamo fornirvi proprio qualche indizio per riuscire a risolvere questa situazione che può di certo essere spiacevole.

Rose recise il rimedio della nonna per farle radicare è efficace

Da dove partiamo per far radicare rose recise? Il rimedio della nonna passa dallo scegliere il ramo giusto. Selezionate dunque un ramo che sia sano, senza segni particolari di malattie o insetto e che abbia almeno 3-4 nodi da dove escono delle foglie, non deve essere nemmeno troppo lungo.

delle rose gialle

Rose recise il rimedio della nonna per farle radicare è efficace (ButtalaPasta.it)

Passiamo poi alla preparazione del ramo che taglieremo a circa 15-20 cm di lunghezza, in obliquo per favorire così la formazione delle radici. Andate a rimuovere le foglie inferiori, lasciando che solo quelle superiori siano vive per la fotosintesi clorofilliana.

Il passaggio successivo è scegliere tra i due metodi di radicazione più comuni. Il primo è quello in acqua con un vaso ripieno di liquido tiepido a cui si aggiunge un po’ di zucchero per favorire lo sviluppo delle radici. Il secondo è quello nel terriccio ben drenante e umido, coprite il vaso con una sacca trasparente in modo che si vada a mantenere l’umidità giusta. Posizionatelo così in un luogo luminoso ma che non sia esposto a raggi diretti.

Passiamo a curare la talea assicurandosi che il terriccio sia leggermente umido e non totalmente bagnato. Ora potete piantare la nuova pianta e attenzione perché potrebbe essere necessario utilizzare un vaso più grande. Assicuratevi che sia riparata dal vento e dal sole diretto per un risultato finale convincente.

Parole di Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

Potrebbe interessarti