Conclave, cosa mangiano i cardinali? Per loro ci sono solo questi cibi: il menù completo - buttalapasta.it
Tante sono le curiosità intorno al Conclave, che sta tenendo il mondo con gli occhi su Roma. Tra questi che cosa mangiano i cardinali: ecco il menù completo.
In Vaticano la cucina è semplice, equilibrata e sana, almeno quando c’era Papa Francesco. Bergoglio era un grande amante della pasta e dei dolci, così come della pizza e della carne argentina. Nel bel mezzo del Conclave, però, tante sono le curiosità che circondano questo evento storico particolare e importantissimo, compreso ciò che mangiano i cardinali.
Come richiede la norma, ai “principi della Chiesa” non è consentito lasciare il Vaticano durante i lavori, fin quando non verrà eletto il successore di Papa Francesco, venuto a mancare lo scorso 21 aprile all’età di 88 anni. Dopo il giuramento, dunque, i 133 cardinali si sono riuniti nella Cappella Sistina del Vaticano, dove rimarranno rinchiusi fino alla nomina del nuovo Sommo Pontefice.
La nomina del nuovo pontefice richiede alcuni giorni e l’eletto dovrà ottenere almeno 89 voti su 133, in sostanza due terzi degli elettori totali che provengono da 70 Paesi. Si parla, quindi, del conclave più grande, più internazionale e più diversificato della storia. Il regolamento spiega che nei primi tre giorni ci saranno quattro votazioni: due al mattino e due al pomeriggio. Ma ora andiamo a conoscere il menù e che cosa mangiano tra una votazione e l’altra.
Nel corso del Conclave, ai cardinali non è permesso avere contatti con il mondo esterno, per questa ragione è stata organizzata una cucina dedicata alla preparazione e servizio dei pasti (colazione, pranzo e cena). Come riporta il noto quotidiano La Repubblica, chef e camerieri sono stati selezionati con cura e ognuno di loro ha dovuto firmare un accordo di riservatezza, aderendo quindi al principio di “assoluta segretezza”.
Menù del Conclave: cosa mangiano i cardinali durante l’evento più segreto della storia (Ansa) – buttalapasta.it
Come si legge su Il Messaggero, i pasti saranno gestiti dalle suore Figlie della Carità di San Vincenzo De’ Paoli, con i menù preparati a Santa Marta. Il menù si caratterizza per la sua semplicità, con la colazione che comprende tutti alimenti facili da digerire: caffè, tè, pane e marmellata. Il pranzo è composto da un piccolo antipasto, una portata principale, un contorno e la frutta; mentre la cena è più leggera.
I piatti sono ispirati alla cucina italiana e c’è, ovviamente, la pasta, i risotti, le carni bianche, il pesce al forno, le verdure arrosto e le frutta di stagione. Tutti alimenti altamente digeribili. Ovviamente, nella scelta dei pasti da consumare, vengono prese in considerazione tutte le esigenze personali dei 133 cardinali, comprese allegrie e intolleranze.
Per quanto riguarda le bevande, a tavola ci saranno il vino e l’acqua, mentre pare che sono esclusi i superalcolici. Non tutti sanno, però, che nel menù sono esclusi alcuni piatti, come torte salate, pollo intero (e altri volatili), dolci, empanadas e panini. Il motivo di questa esclusione sta nel fatto che all’interno potrebbero esserci dei messaggi nascosti dall’esterno e rivolti ai cardinali.
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