È la bevanda rinfrescante dell'estate ma quanto è salutare? Te lo dice il nutrizionista - buttalapasta.it
Sono tanti i prodotti che puoi sorseggiare ben freddi per trovare ristoro e rinfrescarti. Una, originalissima, desta le attenzioni degli specialisti.
In estate si moltiplicano le bevande per trovare ristoro dal caldo persistente. Ci sono quelle industriali che è meglio limitare al massimo, anche perché in certi casi non dissetano e sono poi straricche di zuccheri artificiali ed additivi e poverissime o per nulla dotate di proprietà nutritive. E ci sono quelle poi preparate manualmente, come centrifugati e spremute di frutta fresca, a cui non aggiungere mai zucchero perché saranno già dolci di loro, grazie alla presenza di glucosio e fruttosio.
Nulla è più salutare ed al tempo stesso saporito di una bevanda fatta con le tue mani e lasciata al freddo del frigo per almeno un paio d’ore. In questo caso si che c’è un contenuto importante di proprietà nutritive indispensabili. C’è però un caso che ha fatto sorgere dei dubbi e che riguarda una bevanda dell’estate nata nel corso degli anni Ottanta ma diffusasi poi in tutto il mondo. Al punto da diventare una sorta di fenomeno di consumo. Si tratta davvero di un qualcosa di salutare oltre che di ristoratore?
Si tratta del bubble tea, noto anche con altri nomi diversi. La sua realizzazione è fatta con tè di diverso tempo (nero, verde, oolong…) a cui mescolare del latte, poi gelatina di frutta, fagioli rossi, persino aloe vera. In certi casi però è previsto l’uso di zuccheri e di sciroppi. Quanto è salutare questa bevanda? Perché, specialmente con la aggiunta di zuccheri e sciroppi citati pocanzi, il contenuto di calorie che ne risulta finisce con l’essere importante.
Zuccheri semplici, additivi e grassi in effetti non ne fanno certo qualcosa di diverso da una bibita commerciale in lattina. Questa bevanda si contraddistingue anche per la presenza di perle gelatinose che fanno parte degli ingredienti della preparazione e che conferiscono alla stessa un sapore dolce e caratteristico.
Come sono fatte le palline del bubble tea? – buttalapasta.it
In effetti il bubble tea può arrivare a toccare persino le 500 kcal in una dose da 200 ml. Come se fosse un intero pasto a pranzo o a cena iper condito.
Ci sono anche le versioni commerciali di bubble tea, che pure sono da assumere in maniera limitata per via della presenza dei soliti noti, ovvero zuccheri artificiali, conservanti e coloranti vari. Una ricerca condotta da esperti cinesi ha messo all’attenzione di tutti una proporzionalità diretta tra consumo di bubble tea e casi di depressione e di ansia.
In questa bevanda c’è anche la caffeina, i cui effetti sono positivi nell’immediato quando c’è da restare vigili, ma negativi nel caso di una assunzione continua ed in dosi eccessive. Ulteriori studi riferiscono di casi di dipendenza e di alterazione dell’umore legati all’abuso di bubble tea.
Cosa c’è dentro il bubble tea? – buttalapasta.it
Diverso è il discorso in casi di consumi occasionali. Concedersi un bubble tea – come anche una bevanda in lattina – non ha conseguenze per la salute se la cosa avviene in maniera saltuaria. Già cinque, sette, dieci o più a settimana possono invece causare dei problemi dei quali dover tenere conto per la salute. Bisogna fare attenzione massima agli zuccheri dei liquidi, che possono essere più pericolosi di quelli solidi, come confermato da uno studio.
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