Il digiuno intermittente funziona ma solo se segui la regola delle 3 Q: così perdi peso e non lo riprendi più

donna che sorride con il pollice in su mentre beve un frullato

Il digiuno intermittente funziona ma solo se segui la regola delle 3 Q: così perdi peso e non lo riprendi più/Buttalapasta.it

Da qualche anno la classica dieta con 5 pasti al giorno ha ceduto il passo al digiuno intermittente. Ma è davvero efficace? Sì ma solo se si adotta la regole delle 3 Q.

Per anni nutrizionisti e dietologi ci hanno ripetuto che il modo migliore per dimagrire e restare in forma è seguire una dieta composta da 5 pasti al giorno: colazione, pranzo, cena più 2 spuntini. Da qualche anno, invece, questa teoria è stata ribaltata e spopola il digiuno intermittente.

Anche molti personaggi famosi hanno ammesso di essere riusciti a tornare in orma proprio grazie a questo regime innovativo. Il suo punto di forza è semplice: non si pesa nulla e non si contano le calorie ma si mangia solo ed esclusivamente entro un certo arco temporale e poi si digiuna per il resto della giornata.

La maggior parte delle persone segue la regola 16:8 secondo cui si mangia entro un arco temporale di 8 ore e si digiuna per le restanti 16. Sulla questione è intervenuta una delle massime esperte in materia la quale ha spiegato che, affinché il digiuno intermittente funzioni e apporti reali benefici per la salute, è fondamentale seguire soprattutto la regola delle 3 Q.

Digiuno intermittente: ecco come seguirlo nel modo giusto

Sempre più personaggi del mondo dello spettacolo hanno dichiarato di seguire il digiuno intermittente e di essere riusciti a perdere diversi chili in eccesso proprio seguendo questo regime: uno tra tutti Flavio Briatore. Ma è davvero sano questo regime relativamente nuovo? Una delle massime esperte in materia si è espressa a riguardo: bisogna seguire la regola delle 3 Q.

donna che mostra la pancia piatta e i jeans larghi

Digiuno intermittente: ecco come seguirlo nel modo giusto/Buttalapasta.it

Come anticipato nel paragrafo precedente, il digiuno intermittente non prevede di pesare gli alimenti né di contare le calorie: si mangia a sazietà ma solo in un arco temporale prestabilito e poi si digiuna per il resto della giornata. Il digiuno, infatti, dà il tempo all’organismo di fare reset e può anche migliorare la digestione e il metabolismo. Ma secondo la professoressa Annamaria Colao – professoressa ordinaria di Endocrinologia presso l’Università Federico II di Napoli – affinché il digiuno intermittente funzioni e apporti benefici alla salute è determinante seguire la regola delle 3 Q.

Ma in che cosa consiste? Le 3 Q stanno per “Quale, quanto, quando”. Quale si riferisce a quali tipologie di cibi assumere perché anche se non bisogna pesare né contare le calorie, va da sé che non ci si può strafogare di dolci, pizza e pasta ma bisogna assumere carboidrati, grassi, proteine, vitamine e fibre ognuno secondo i suoi bisogni.

Quanto: le quantità di cibo non possono essere le stesse per tutti ma occorre tenere conto di età, sesso e attività fisica. Infine, la Q più importante, secondo la professoressa è il Quando: il medico, al pari del dottor Franco Berrino, consiglia di consumare una colazione abbondante e di mangiare a pranzo e poi di saltare la cena in quanto il nostro organismo non è fisiologicamente programmato per grandi cene. Meglio, quindi, concentrare le calorie nella prima parte della giornata.

Parole di Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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