Il famoso chef attacca i vegani: "E' solo un business"

donna che sorride con mezzo avocado davanti ad un occhio

Il famoso chef attacca i vegani: "E' solo un business"/Buttalapasta.it

Uno degli chef più famosi e conosciuti, non ha risparmiato attacchi contro la dieta vegana definendola puro business senza etica. 

Fino ad una ventina di anni fa, almeno in Italia, quasi nessuno era vegano e nei supermercati non si trovava nessun burger o alimento che fosse vegetale al 100% al di fuori, ovviamente, di frutta, verdura, legumi e cereali. Ma probabilmente se non fossero state create tante alternative, ancora oggi sarebbero ben pochi i vegetariani e i vegani nel nostro Paese. Anzi: nel mondo.

Le cose però si sono evolute in modo un po’ diverso e, ad oggi, i vegetariani, solo in Italia, hanno superato il 7% mentre i vegani hanno superato il 2%. Merito del fatto che nel 2025 esistono tantissime alternative vegetali a carne, pesce e formaggi? In parte sicuramente anche questo ha influito ma alla base della scelta vegana resta sempre una motivazione etica. O, almeno, così avviene nella maggior parte dei casi.

All’etica, però, ci crede poco un famoso chef il quale sostiene che ormai la dieta vegana sia puro business e che i vegani abbiano tradito la loro stessa causa. Anzi: con la loro alimentazione stanno causando l’impoverimento dell’agricoltura. Ma sarà davvero così? Sicuramente lo chef ha argomentazioni solide anche se discutibili.

Dieta vegana: etica o business?

La dieta vegana si basa davvero sull’etica? Secondo un rinomato chef non è affatto così: ormai, nel 2025, a suo dire, il veganismo è puro business.

burger con verdure e accento delle patatine fritte

Dieta vegana: etica o business?/Buttalapasta.it

Sono tante le persone che non ritengono che la dieta vegana sia sana. Persino il dottor Franco Berrino ha spesso accusato i vegani di mangiare schifezze. Possiamo dargli torto? No, o almeno non del tutto: nessuna dieta è sana o non sana ma tutto dipende da ciò che mettiamo nel piatto ogni giorno. Lo chef basco Andoni Luis Aduriz – in un articolo sul quotidiano spagnolo El Pais- si è spinto oltre e ha accusato i vegani di aver tradito la loro stessa causa, la loro stessa missione e di aver incentivato la nascita di un business.

Aduriz spiega che la vera dieta vegana dovrebbe basarsi sui prodotti della terra e incentivare, non solo la tutela degli animali, ma anche la tutela dell’ambiente. Invece oggi gran parte dei vegani si nutrono di alimenti ultraprocessati che vogliono riprodurre il sapore della carne, dei formaggi, dei salumi o del pesce. In pratica il movimento vegano oggi è diventato un business e il mercato di questi alimenti attira capitali e, soprattutto, attira grandi marchi che, però, continuano anche a produrre alimenti non vegani.

Addirittura i vegani oggi vanno a mangiare burger vegan in quegli stessi fast food che, originariamente, combattevano. Per questi fast food come anche per molte aziende – a detta dello chef basco – il veganismo è una moda da cavalcare: “È deplorevole che, invece di sfruttare questa opportunità per promuovere varietà vegetali e preservare il maggior numero possibile di semi di cultivar antiche, la cultura del no food venga propagata sotto forma di hamburger, nuggets, formaggi…”- ha concluso Anduriz. Non solo: questo tipo di dieta, a suo dire, porterà alla cancellazione della vera tradizione vegana e di colture antiche e rare

Parole di Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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