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Fatti di Cucina

Le intossicazioni alimentari aumentano in estate, ho chiesto al medico come difendermi

Per fare in modo che le intossicazioni alimentari – che sono più frequenti nei mesi centrali dell’anno – non ti colpiscano, sei tenuto a seguire alcune efficaci precauzioni.

Intossicazioni alimentari, il rischio è accresciuto in estate, e la cosa è confermata da più esperti in ambito medico. Dal medico di base a specialisti della nutrizione, queste figure ti potranno mettere in guarda dal come comportarti per fare in modo di minimizzare ogni possibile rischio. Sono diversi i motivi che possono favorire l’emergere di intossicazioni alimentari e di problematiche affini. Ad esempio il consumo di cibi crudi, che vanno da frutta e verdura al pesce crudo, passando per la maionese ed i formaggi freschi.

Tutti alimenti che, a prescindere dalla natura di contorni e di primi, secondi piatti o cibi di intermezzo, se non sottoposti ad un trattamento adeguato, possono dare adito a microrganismi dannosi di diverso tipo di diventare particolarmente nocivi per la salute. Anche il cattivo stato di conservazione degli alimenti può favorire la colonizzazione di batteri e tutte le conseguenze negative che questa cosa comporta.

Quali sono i sintomi di un intestino intossicato?

Ed è chiaro che tutto ciò che ingoiamo per nutrirci, se non è caratterizzato dal giusto grado di salubrità, finirà con il compromettere il sistema digerente. Le conseguenze di intossicazioni alimentari sono rappresentate comunemente da nausea, vomito, diarrea, crampi e dolori addominali, con anche l’eventualità di dovere andare al pronto soccorso quando proprio le cose dovessero diventare troppo acute e forti da sopportare. Possono fare la loro comparsa anche febbre, tremore e blocco neuromuscolare.

E come mai l’estate finisce con l’accentuare il rischio di incorrere in intossicazioni alimentari? Con il caldo aumenta la circolazione di batteri nocivi che contaminano i cibi. Lasciare un alimento fresco a temperatura ambiente vorrà dire esporlo ad un deperimento ancora più rapido che nelle altre stagioni.

Quali sono i sintomi di un intestino intossicato? – buttalapasta.it

Per questo motivo è importante sia conservare come si deve i cibi nel frigorifero e nel congelatore che garantire la necessaria catena del freddo durante il trasporto dal supermercato e simili fino a casa. L’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità, consiglia sia di conservare con le dovute precauzioni gli alimenti che di cuocere i cibi preposti come si deve.

Come contrastare le intossicazioni alimentari?

La conservazione degli alimenti deve avvenire mediante appositi contenitori in plastica o vetro (e solo in plastica per il congelatore) con contenitori a chiusura ermetica e con sacchetti per alimenti da chiudere escludendo quanta più aria possibile al loro interno. In frigo gli alimenti freschi (frutta, verdura, carne, pesce) e quelli freschi ed aperti (come il latte) vanno consumati nel giro di due giorni al massimo. La temperatura del frigo è altresì importante, e soprattutto in estate deve essere di massimo 4°. Nel congelatore la conservazione dei cibi può avvenire più a lungo.

Anche come maneggi il cibo fa la differenza. Lavati sempre le mani sia prima che dopo aver toccato ciò che stai per cucinare, usa taglieri e stoviglie diverse e pulite e vedrai come ogni rischio verrà minimizzato. Per quanto riguarda la cottura, procedi con una temperatura minima di 70° per almeno cinque minuti di seguito. Poi appena arrivi a casa riponi in frigo o nel freezer il cibo fresco.

Come contrastare le intossicazioni alimentari? – buttalapasta.it

Quando devi congelarlo, ricorda sempre che è più comodo affettare tutto quanto. Quando le intossicazioni alimentari invece dovessero effettivamente manifestarsi, ricorda di bere molta acqua. Infatti questa cosa contrasta la disidratazione apportata da vomito e diarrea. E mangia tanti fermenti lattici per aiutare la flora intestinale, oltre a seguire una dieta leggera, chiedendo eventualmente pure un consulto al tuo medico di base nel caso di persistenza di effetti collaterali. Ma fai attenzione anche all’acqua, che pure può essere contaminata e non di poco.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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