Ma quale dispensa, così lo rovini solo: l'olio d'oliva va conservato in un altro posto: non ci penseresti mai - buttalapasta.it
Mettere l’olio extravergine di oliva in dispensa è un grande errore, così si rovina. Va conservato in un posto che nessuno ci pensa: ecco qual è.
Tantissimi nutrizionisti suggeriscono di seguire una dieta mediterranea tradizionale, la quale ha diversi effetti positivi sulla salute cardiovascolare delle persone: migliora il profilo lipidico, riduce l’infiammazione cronica, la pressione sanguigna, la glicemia e il rischio di diabete. Numerosi sono gli studi che ne hanno dimostrato questi effetti, traducendosi in una significativa riduzione del rischio di malattie cardiovascolari.
Un regime alimentare che si caratterizza sull’abbondante consumo di alimenti di origine vegetale, da un moderato apporto di latticini fermentati, pesce, frutti di mare e vino rosso, nonché dal basso consumo di zuccheri aggiunti e carne rossa. Un’altra caratteristica importante di questa dieta è l’uso quotidiano di olio d’oliva come principale fonte di grassi per la cottura dei cibi.
In tutte le cucine dei paesi mediterranei c’è una bottiglia di olio d’oliva. Un prodotto che va ben oltre l’aspetto culinario, proprio perché è un ingrediente salutare e culturale. Tuttavia, non tutti sanno conservare l’olio al meglio, facendo perdere il suo sapore, l’aroma e i benefici nutrizionali. È comune l’errore di lasciarlo in dispensa, un’abitudine che può rovinarlo completamente.
A dare preziosi consigli di conservazione dell’olio di oliva è stato il dottor Alexandre Olmos tramite il suo profilo TikTok, spiegando che tutti coloro che sono abituati a mettere l’olio in dispensa stanno sbagliando tutto perché non fanno altro che rovinarlo. Senza contare chi apre e chiude la bottiglia in continuazione, facendo entrare così l’ossigeno a contatto con il prodotto e accelerando l’ossidazione.
Come conservare l’olio di oliva per non farlo rovinare: i consigli dell’esperto – buttalapasta.it
Tra i fattori da considerare quando bisogna conservare l’olio è quello della luce: meglio non mettere il prodotto in contenitori in plastica, ma è meglio usare bottiglie in vetro o lattine metalliche. Per quanto riguarda la temperatura è fondamentale tenere l’olio lontano da fonti di calore come fornelli o scaffali esposti ai raggi del sole diretti, altrimenti le proprietà potrebbero perdersi.
Dunque, secondo l’esperto, il frigorifero è il posto migliore per conservare l’olio, da sempre indispensabile nella dieta mediterranea. Il motivo è dovuto al fatto che il freddo rallenta il processo di degradazione e quindi protegge il prodotto dalla luce. L’unico problema è che potrebbe solidificarsi, ma in tal caso basta riscaldarlo a bagnomaria per pochi secondi così tornerà liquido senza perderne le qualità.
Olmos ha suggerito anche di usarlo a crudo, senza riscaldarlo, perché se lo si tiene per troppo tempo sopra i fornelli le qualità potrebbero alterarsi. Con questi consigli, dunque, sicuramente le proprietà dell’olio non verranno perse. Tutto ciò richiede un cambio di abitudini e la consapevolezza che così facendo è sicuro conservare il prodotto nel migliore dei modi, preservandone le qualità organolettiche.
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