Malloreddus sardi a pranzo, il primo che non conoscevi e che ora amerai: provalo subito

Malloreddus sardi in un piatto visti dall'alto

La ricetta dei malloreddus sardi - buttalapasta.it

Malloreddus, ho cucinato questa ricetta sarda e mi ha letteralmente rapito: è il primo più buono ed originale che ci sia, ed ora tutti quanti mi chiedono sempre di farli di nuovo.

Malloreddus sardi, ne hai mai sentito parlare? Si tratta dei tradizionali gnocchetti tipici dell’Isola, che di bello non ha soltanto il mare, le spiagge e la gente. Ma anche la cucina. La tradizione gastronomica della Sardegna è davvero unica nel suo genere, e tra le sue specialità tipiche spiccano proprio i malloreddus. Hanno una forma oblunga tracciata da solchi, prerogativa quest’ultima che li accomuna alle più tipiche e diffuse tipologie di gnocchi.

Così trattengono molto più condimento e saranno assai più buoni ad ogni assaggio. Ma i malloreddus sono decisamente più lunghi. La ricetta della tradizione li vuole preparati a mano utilizzando semola di grano duro ed acqua, ed a questi vengono accostati dei sughi rustici e belli corposi, come i vari ragù di carne. Ovviamente poi non può mancare l’altrettanto tradizionale pecorino sardo.

La ricetta dei malloreddus sardi

I malloreddus si preparano con semola, acqua, sale, e poi il condimento richiede salsiccia, passata di pomodoro, pecorino sardo e zafferanno e cipolla. E gli immancabili sale e pepe.

Ingredienti (per 4 persone)

Per i malloreddus:

  • semola rimacinata di grano duro: 400 g
  • acqua tiepida: circa 200 ml
  • un pizzico di sale (facoltativo)

per il condimento classico alla salsiccia:

  • salsiccia fresca sarda: 300 g
  • passata di pomodoro: 400 g
  • cipolla tritata: 1 piccola
  • q.b. olio extravergine di oliva: 2 cucchiai
  • q.b. zafferano: 1 bustina (sciolta in poca acqua tiepida)
  • q.b. pecorino sardo stagionato grattugiato: 60–80 g
  • q.b. sale e pepe

Procedura

Malloreddus in un piatto

La ricetta dei malloreddus sardi – buttalapasta.it

  1. Per preparare i malloreddus sardi, comincia con il disporre la semola di grano duro a fontana su un piano, e versa al suo interno gradualmente l’acqua tiepida.
  2. Impasta con movimenti energici per una decina di minuti, per ricavare un composto compatto e liscio ma comunque elastico.
  3. Quindi ricopri con un panno pulito e lascia a riposo per mezzora o poco meno, poi riprendi l’impasto e stacca dei pezzi ai quali dari la forma di filoncini di 1 cm di diametro.
  4. Taglia ognuno per ottenere dei pezzetti della lunghezza di 1,5-2 cm e dai loro una forma rigata a conchiglia utilizzando una forchetta.
  5. Mettili su di un vassoio cosparso di farina e falli asciugare, intanto appronta il sugo mettendo a scaldare dell’olio extravergine d’oliva all’interno di una casseruola, con una cipolla tritata.
  6. Dopo 3′ metti dentro anche la salsiccia senza budello e sbriciolata, da fare rosolare per 5-7′ fino a quando non risulterà cambiata di colore.
  7. E versa pure la passata di pomodoro, mescolando e facendo cuocere per 25′ a fiamma media.
  8. Incorpora anche lo zafferano sciolto in poca acqua tiepid, quindi aggiusta di sale e pepe e fai cuocere ancora per 5′.
  9. Non resta altro da fare che cuocere la pasta, mettendola in una pentola con abbondante acqua salata quando quest’ultima bolle.
  10. Fai cuocere per 8′ o comunque fino a quando non saranno al dente, quindi scola i malloreddus direttamente nel sugo e bagna con un cucchiaio di acqua di cottura mescolando, per dargli una consistenza più cremosa.
  11. Al termine servi pure i tuoi malloreddus sardi ben caldi.

Trucchi e consigli: i malloreddus devono essere sempre caldi e puoi arricchirrli di sapore, come detto, con altro pecorino sardo e con dell’olio extravergine a crudo.

Parole di Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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