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Fatti di Cucina

Quale grano contiene la pasta De Cecco

Tra le migliori marche di pasta italiane c’è anche De Cecco, ma quale grano contiene la pasta De Cecco? L’azienda è attiva fin dal 1886 e lo stabilimento produttivo si trova a Fara San Martino, tra le montagne della Majella, in Abruzzo. Per confezionare tonnellate di formati di pasta serve certamente tanto grano, e facendo due conti appare subito evidente che non è possibile sia soltanto di provenienza italiana. Attenzione, però, questo non significa che sia di bassa qualità. Scopriamone di più.

Che grano usa la pasta De Cecco

  • Italiano
  • UE
  • Non UE

La provenienza del grano per fare la pasta De Cecco è solo in parte italiana perché il grano italiano ha un tenore medio di proteine del 13,59% e indice di glutine maggiore di 80. Quindi va miscelato con un tipo di grano più ricco di proteine e con meno glutine. Per questo l’azienda lo importa da California, Arizona, Australia e Francia.

Provenienza del grano italiano

Foto Shutterstock | denio109

La filiera italiana De Cecco, in collaborazione con i coltivatori di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Marche, Umbria, Lazio, Toscana, Campania e Sicilia, prevede di produrre 9 varietà di grano duro per un raccolto complessivo di 80mila tonnellate.

Il grano usato da De Cecco, sia italiano che estero, subisce controlli accurati già all’origine e durante tutta la filiera di lavorazione riguardo la purezza, l’aspetto, le caratteristiche fisiche e chimiche dei chicchi. I chicchi di grano provengono

Il famoso Metodo di lavorazione De Cecco, che è alla base della campagna pubblicitaria del brand è unico nel suo genere, prevede l’uso di semola a grana grossa che viene idratata con acqua di montagna fredda (15 gradi), trafilatura al bronzo e lenta essiccazione.

Questi dettagli, così come la bassa resa di macinazione (100 kg di grano per ottenere circa 65 kg di semola, invece di 80) permettono di cuocere la pasta alla perfezione sia se si parla di pasta corta, si della pasta lunga che per i formati lunghi bucati.

Kati Irrente

Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.

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