Quintali di pane sequestrati: controlli a tappeto su forni e panifici, ecco che cosa hanno trovato

Sequestro pane

Pane (Buttalapasta.it)

Ancora una volta carenze igieniche insufficienti per i NAS che sequestrano tonnellate di impasto per panificazione: l’allerta è alta su tutto il territorio, ecco i dettagli della vicenda.

In un’operazione di controllo a tappeto, i carabinieri hanno sequestrato quintali di pane e impasto in vari forni e panifici, mettendo in luce carenze igieniche e sanitarie gravi. Un caso particolarmente significativo si è verificato a Secondigliano, dove i titolari di un panificio sono stati denunciati e l’intera attività imprenditoriale è stata sospesa.

I carabinieri della stazione locale, supportati dai reparti specializzati del Nas e del Nil, hanno scoperto numerose irregolarità nella gestione del panificio in questione. In particolare, sono state rilevate violazioni riguardanti il lavoro sommerso, con la presenza di quattro lavoratori in nero. Questa pratica illegale è un modo per evadere i controlli e risparmiare sul costo del lavoro, ma ha conseguenze gravi sia per i lavoratori, che non godono delle tutele previste dalla legge, sia per il sistema economico nel suo complesso.

Sequestrate tonnellate di pane: il panificio incriminato

Le sanzioni applicate ai titolari del panificio ammontano a un totale di 58 mila euro, una somma significativa che punisce le violazioni commesse. Inoltre, l’intera attività imprenditoriale è stata sospesa, un provvedimento che mira a garantire che vengano adottate le misure necessarie per adeguarsi alla normativa vigente e garantire la sicurezza sul lavoro e la qualità dei prodotti offerti.

Pane sequestrato

Sequestro pane (Buttalapasta.it)

Durante i controlli, hanno riscontrato anche violazioni della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Questo aspetto è di estrema importanza, poiché la sicurezza e la salute dei dipendenti devono essere garantite in ogni contesto lavorativo. Le violazioni in questo ambito possono mettere a rischio la vita e la salute dei lavoratori, oltre a compromettere il funzionamento dell’azienda stessa.

Oltre alle violazioni riguardanti il lavoro sommerso e la sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno sequestrato anche un quantitativo consistente di impasto, circa 115 chili, a causa della presenza di muffe. Questa scoperta evidenzia carenze igieniche rilevanti, che possono mettere a rischio la salute dei consumatori. La presenza di muffe nel cibo rappresenta infatti un pericolo per la salute, potendo causare intossicazioni e altre patologie.

Gli episodi di controllo e sequestro di pane e impasto rappresentano un importante passo avanti nella lotta alla criminalità e alle pratiche illegali nel settore alimentare. Promuovere la legalità, la sicurezza sul lavoro e la qualità dei prodotti offerti è fondamentale per tutelare sia i lavoratori che i consumatori e per garantire il corretto svolgimento delle attività commerciali. È necessario vigilare costantemente su queste problematiche, al fine di eliminare le pratiche illegali e promuovere un’economia sana e trasparente.

Parole di Sophia Melfi

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