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Fatti di Cucina

Sembra caduta per terra e rimessa nel piatto, ma costa 1500 euro: è la pizza più cara in assolut

La pizza più cara in assoluto ha già fatto il giro del mondo e le critiche non si sprecano: sembra caduta per terra e raccolta, ma perché costa così tanto?

Un mondo di lusso sfrenato, prettamente provocatorio ma non per questo indice di poco sfarzo o eleganza all’avanguardia: è qui che nasce la nuova pizza da 1500 euro e nonostante il prezzo sia un’assoluta follia, vedremo più avanti come possa essere in qualche modo giustificato. Il ‘merito‘, se così possiamo definirlo, è di Philipp Plein, imprenditore e stilista tedesco che in realtà è abbastanza avvezzo al mondo della ricchezza e alle sciccherie più esose. In occasione della nuova apertura del suo hotel di extra lusso, ha ben pensato di provocare ancor di più gli ospiti proponendo la specialità per eccellenza italiana a un prezzo proibitivo.

In un’era come la nostra, forse un po’ di provocazione ci vuole e potrebbe essere accettata? Non siamo noi a dirlo, vogliamo solo porvi la ‘pulce nell’orecchio‘. Indubbia è però la scelta consapevole di aver proposto la pizza al costo di 1500 euro. Sarà bella? Ben presentata? Anche in questo caso Philipp provoca: sembra caduta a terra e riposta sul piatto di tutta fretta. Ma senza giudicare troppo velocemente, scopriamo i dettagli.

La pizza più cara dal costo di 1500 euro: quando la vedrai non vorrai davvero crederci

In via Menin, in quell’edificio che un tempo ospitava la famosa stilista italiana Krizia, sorge orge il Plein Hotel, una struttura alberghiera a 5 stelle pensata per chi i soldi li ha e vuole spenderli senza pensarci. Il lusso si taglia letteralmente col coltello e già solo l’inaugurazione è stata uno sfarzo incredibile. Oltre quattro kg di caviale serviti alla cena d’apertura in concomitanza con l’avvio della Milano Fashion Week e una cena sicuramente di tutto rispetto realizzata dall’executive chef Roberto Conti.

Ormai la pizza, nata come piatto povero, è stata trasformata in un piatto sempre più elitario – buttalapasta.it

Il progetto ha avuto un costo complessivo di quaranta milioni di euro e non abbiamo un semplice albergo di lusso, ma una sorta di esperienza immersiva in un mondo composto da money, sweet money. Ogni suite regale porta un nome diverso e i dettagli di design dalla hole principale allo sgabuzzino più nascosto sono arricchiti da elementi volutamente kitsch, un po’ di dubbio gusto, un po’ estremamente meravigliosi. Si parla di teschi laccati d’oro sulle pareti, poltroncine a forma di fenicottero e bagni arricchiti da specchi enormi volutamente pensati per i selfie.

Ma non finisce qui: il Plein Hotel offre ristoranti giapponesi, vegetariani, vegani e pensate, uno interamente dedicato agli animali domestici degli ospiti, con un menù studiato appositamente per chi decida di viaggiare con il proprio amico a quattro zampe, con annesse sei tipologie di cuscini diverse per garantire loro il massimo del confort. Con soli ventimila euro sarà possibile iscriversi al club privato in cui partecipare a serate eventi super esclusive. E poi troviamo lei, la pizza da ben 1500 euro che ha fatto discutere tutto Instagram. Ma perché costa così tanto?

A detta di Philipp è ‘praticamente un regalo‘: difatti è realizzata con una base di Dom Perignon, che da solo porta il prezzo stesso della pizza. Pertanto il nostro Plein sta solo ‘rientrando con le spese‘. Questa al momento supera quella del ristorante Nino’s a New York, con un prezzo di 1000 euro per giustificare la presenza di oltre sei tipologie di caviale. E in un contesto simile, il romanzo fantasy Hunger Games sembra non essere poi così lontano da una realtà che quotidianamente stiamo vivendo. Provocazione? Che sia. Esagerazione? A  voi il giudizio.

Cesare Orecchio

Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.

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