Sicuro che la tua solita pizzeria non ti stia fregando? Ecco il trucco degli esperti per riconoscere una pizza di buona qualità

uomo che prende una fetta di pizza con pomodoro e formaggio filante

Sicuro che la tua solita pizzeria non ti stia fregando? Ecco il trucco degli esperti per riconoscere una pizza di buona qualità/Buttalapasta.it

Vai da secoli nella stessa pizzeria ma sei proprio sicuro che la pizza sia di buona qualità? Gli esperti svelano un trucco semplicissimo per scoprirlo.

La pizza è una questione seria specialmente per noi italiani. I turisti stranieri, forse, hanno un palato meno sensibile in tal senso ma a noi italiani non toccateci mai la pizza che deve essere fatta a regola d’arte, come tradizione vuole. Certo la tradizione può anche essere innovata ma sulla qualità non si deve mai scendere a compromessi.

C’è chi ama andare sempre nella solita pizzeria di fiducia nell’assoluta convinzione che come fanno la pizza lì non la fanno da nessuna parte e c’è chi, invece, ama cambiare e sperimentare nuovi locali. In entrambi i casi si corrono dei rischi perché, se non siamo esperti, possono anche servirci un prodotto un po’ scadente e spacciarcelo come il meglio che ci sia sulla piazza.

Ma come possiamo capire, in pochi secondi, se la pizza che ci hanno portato al tavolo – che magari costa pure 15 euro o più – è di buona qualità o se è solo marketing e niente sostanza? Gli esperti del settore hanno rivelato un metodo semplicissimo per capire subito di che pasta è fatta la pizza.

Pizza: il dettaglio che rivela se è di buona qualità oppure no

Ci sono posti in cui una normale pizza margherita può costare anche più di 100 euro – come nella pizzeria amata dai Vip – e poi c’è la pizzeria sotto casa che  ti fa sognare con 7 euro. Il prezzo non è sempre indice di migliore qualità. Di seguito vediamo come riconoscere in pochi minuti se la nostra pizza è il top o se è un mezzo flop.

pizza con pomodoro mozzarella e basilico

Pizza: il dettaglio che rivela se è di buona qualità oppure no/Buttalapasta.it

La pizza è un piacere della vita come la lasagna al forno o la pasta all’amatriciana ma, per essere un piacere, deve pure essere fatta a regola d’arte.  Prendiamo una situazione tipica: sei nella tua pizzeria preferita oppure in un locale nuovo che non conosci, ordini la tua pizza preferita senza badare troppo al prezzo e non vedi l’ora di gustartela. Ma alla fine non sei soddisfatto come pensavi e ci hai lasciato pure un bel po’ di soldi. Come evitare di farti fregare la prossima volta?

C’è un trucco semplicissimo: appena ti servono la pizza al tavolo, tu metti sopra un tovagliolo e vedi cosa succede.  Se la pizza è buona allora il tovagliolo resterà solo un po’ sporco di pomodoro ma se, invece, rimarrà bagnato e unto allora vuol dire che hanno utilizzato un mare di olio oppure una mozzarella troppo acquosa e questo non è indice di buona qualità.

Se ancora non sei convinto, la prova del nove è questa: con un coltello affilato prova a bucare un lato del cornicione. Se si buca allora la pizza è lievitata bene ed è stata cotta bene. Se nemmeno il coltello riesce a bucarlo, allora vuol dire che la pizza è gommosa perché non è stata fatta lievitare a sufficienza o forse è stata cotta troppo frettolosamente. In tutti questi casi meglio cambiare pizzeria.

Parole di Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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