Tanti nomi, una sola bontà e lo starai mangiando già adesso: ma perché lo chiamiamo in tanti modi diversi?

Una donna curiosa e frutta estiva sullo sfondo

Tanti nomi, una sola bontà e lo starai mangiando già adesso: ma perché lo chiamiamo in tanti modi diversi? - buttalapasta.it

Hanno nomi diversi ma un unico soggetto di riferimento. E probabilmente non ti sei mai posto il problema, ma la cosa stimolerà la tua curiosità quando leggerai di più su questo aspetto.

Ci sono dei prodotti, in ambito alimentare, che sono noti con nomi diversi ma che possono essere ricondotti sostanzialmente ad un unico soggetto (o oggetto, dipende dai punti di vista, n.d.r.). In alcuni casi ci sono giusto quegli uno o due cambiamenti minimi, ma la sostanza non cambia. In altri invece si sta parlando proprio della stessa cosa, né più né meno. Eppure, per uno o più motivi, esistono delle denominazioni diverse con le quali ci si riferisce a tutto ciò.

Le spiegazioni tante volte trovano motivo di essere in radici culturali, geografiche ed in usi e costumi ben radicati a quelle che sono delle specifiche porzioni di territorio. Ed è questo il caso dell’anguria, o cocomero, o melone verde, o melone come pure pure viene genericamente chiamato. L’anguria ed il cocomero sono però le due principali forme di riferimento con le quali quello che è il frutto estivo per antonomasia viene chiamato.

Che differenza c’è tra l’anguria e il cocomero?

Non c’è nessuna differenza tra anguria e cocomero, come detto. Ed allora come mai esistono due parole così differenti tra loro per riferirsi allo stesso frutto? In particolare nel Nord Italia ci si riferisce allo stesso come anguria, mentre il vocabolo “cocomero” trova una più ampia diffusione al Centro ed al Sud del nostro Paese.

Tante angurie ammassate con una aperta a metà

Che differenza c’è tra l’anguria e il cocomero? – buttalapasta.it

Esistono anche delle varianti più squisitamente dialettali, come “melone d’acqua” in napoletano, o “mellone” con una particolare enfasi sulla doppia L, per poterlo meglio distinguere dal melone reticolato e dagli altri tipi di melone che sono più piccoli.

E che quindi meglio si adattano ad essere chiamati con una L sola. Invece il cocomero è più grande, bello grosso, suggerisce meglio l’idea di pienezza, da cui la doppia L che trova un ampio risalto. Ed a sua volta il melone reticolato è chiamato anche melone di pane.

Perché si usano sia “anguria” che “cocomero”?

E come mai quindi al Settentrione ci si riferisce al melone d’acqua, verde fuori e con la polpa rossa dentro? Il termine “anguria” è un antico retaggio dal greco “angourion”, con cui però ci si riferiva al cetriolo. In epoca bizantina, a partire quindi dal IV-V secolo dopo Cristo, questo vocabolo si diffuse dall’Impero Romano d’Oriente a quello d’Occidente.

Svariate fette di cocomero ammassate

Perché si usano sia “anguria” che “cocomero”? – buttalapasta.it

Quando per l’appunto Costantinopoli riuscì ad avere la meglio sui Goti in quella che fu la lunga e disastrosa Guerra Greco-Gotica durata vent’anni e che ridusse l’Italia intera in macerie. Va detto che allora la capitale bizantina ad Occidente non era più Roma ma Ravenna, e già da diverso tempo, a partire dal 402 d.C. Al Sud invece si parla di “cocomero”, dal latino “cucumis”. Ed in teoria sarebbe questo il nome corretto, più di anguria, quando si parla di questo frutto.

Ma esistono anche altri nomi attuali che sono delle dirette derivazioni di altre lingue, come contaminazione della presenza di altri popoli in Italia. Basti pensare al “saginiscu” come si usa dire in Puglia, come diretto riferimento ai Saraceni. Od al sardo “síndria” come lascito dallo spagnolo castigliano sandía. Occhio però perché può sorgere del gonfiore addominale dal mangiare troppa anguria o cocomero.

Parole di Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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