Tronchetto di Natale, tutti lo preparano ma pochi sanno che è legato ad un rituale magico

tronchetto di Natale

Tronchetto di Natale, tutti lo preparano ma pochi sanno che è legato ad un rituale magico (Buttalapasta.it)

Tutti preparano il famoso tronchetto di Natale, ma pochi sanno che questa usanza è legata ad un rituale magico molto antico.

Il tronchetto di Natale è un dolce tipico delle feste. Una specie di rotolo dolce, fatto con una base di pasta biscotto o di pan di Spagna, farcito e ricoperto in genere con una glassa di cioccolato. Ovviamente esistono tantissime altre versioni, ad esempio con il cioccolato bianco o al pistacchio, una più golosa dell’altra.

Ma ricette a parte, sai come è nata l’usanza del tronchetto natalizio? Tutti lo mangiano, ma pochi sanno che è legato ad un rituale magico molto antico. Dopo che avrai scoperto le sue origini, di sicuro lo guarderai con altri occhi!

Tronchetto di Natale: il rituale magico da cui ha avuto origine

Il tronchetto di Natale è un dolce tipico delle festività, molto amato in tutta Italia e non solo. Anche in moltissimi altri paesi europei è una ricetta irrinunciabile. Ma sai come è nata l’usanza di fare questo dessert a Natale? Benché sia molto famoso, solo pochi sanno che è legato ad un rituale magico molto antico.

tronchetto di Natale al cioccolato bianco

Tronchetto di Natale: il rituale magico da cui ha avuto origine (Buttalapasta.it)

Come di sicuro avrai notato, il tronchetto di Natale è modellato esternamente in modo tale da sembrare il tronco di un albero e il motivo è proprio che trae origine dalla tradizione millenaria del ceppo di Natale. Ne hai mai sentito parlare prima d’ora? Si tratta di un’usanza diffusa in tutta Europa, soprattutto nei paesi del Centro-Nord e dell’Est, dove viene ancora rispettata.

Secondo la tradizione, la sera di Natale le famiglie si riunivano intorno ad un grande ceppo di legno, simbolo di buon auspicio per l’arrivo dell’anno nuovo. Ogni Paese, ovviamente, ha declinato questa tradizione in modo diverso. In Francia veniva messo sotto il letto per proteggere dai fulmini. In Inghilterra se ne conservava un pezzo per accendere il fuoco l’anno successivo. Mentre in Italia si adagiava nel camino e gli si dava fuoco con una fascina di ginepro benedetto.

Ad ogni modo, tali usanze deriverebbero tutte da un’antica leggenda, secondo cui ogni capofamiglia la sera della Vigilia di Natale doveva radunare la propria famiglia intorno al camino acceso e scegliere insieme ad essa il ceppo di legno più grande da bruciare nel fuoco. Il ceppo andava poi avanti a bruciare per 12 giorni fino all’Epifania, così da simboleggiare i 12 mesi dell’anno.

Il 6 gennaio sempre il capofamiglia raccoglieva i resti del ceppo, che si pensava avessero proprietà magiche. Per questo le ceneri venivano sparse nei campi, per favorire il raccolto, aumentare la fertilità di donne e animali e guarire il mal di denti. Da questa splendida leggenda, ha avuto quindi origine nel 1945 ad opera dei francesi il famoso Bûche de Noël, ovvero il tronchetto di Natale che noi tutti portiamo a tavola durante le feste.

Parole di Veronica Elia

Sono Veronica e sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei Giornalisti della Lombardia, laureata in Editoria presso l'Università degli Studi di Milano. Nel 2015 comincio il mio percorso giornalistico ed inizio a collaborare con diverse realtà editoriali in Italia e in Svizzera. Il mio motto? "Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita".

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