Di Angelica Gagliardi | 18 Settembre 2025

Sembra un sartù, ma in realtà è un timballo al sapore d'autunno: lo scaldo anche il giorno dopo ed è sempre squisito - buttalapasta.it
Sembra un sartù, ma è un timballo autunnale che non delude mai: ne faccio in abbondanza e lo scaldo anche il giorno dopo.
Non so voi, ma io trovo che la stagione autunnale porti con sé sapori e aromi davvero unici. Per questo ero impaziente di preparare un primo coi fiocchi da goderci in famiglia: sembra un sartù, ma è un timballo irresistibile che non delude mai. Io ne faccio a volontà e il giorno dopo è ancora più buono scaldato: vi spiego la ricetta nel dettaglio.
Se è vero che in questo periodo dell’anno ad andare per la maggiore sono i risotti, devo ammettere che preferisco cucinare il riso così: lo trovo più sfizioso e stuzzicante. E scommetto che, una volta assaggiato questo timballo, anche voi mi darete ragione.
La ricetta del sartù a timballo con funghi e zucca: ogni fetta è un assaggio di autunno
Il sartù di riso è uno di quei piatti che fanno sempre colpo e non deludono mai: proprio di ritorno dalle vacanze lo avevamo preparato con la ricetta tipica napoletana per goderci un capolavoro senza tempo. La versione di oggi, invece, ha proprio il sapore dell’autunno ed è una via di mezzo con un timballo: semplicissima e irresistibile, scommetto che non vi farà rimpiangere quella della tradizione.
Ingredienti per 6 persone
- 500 grammi di riso;
- 1 litro di besciamella;
- 500 grammi di zucca;
- 150 grammi di salsicce;
- 180 grammi di funghi champignon;
- 140 grammi di mozzarella o provola;
- Parmigiano grattugiato quanto basta;
- Sale e pepe quanto basta;
- Aromi a scelta.
Preparazione

La ricetta del sartù a timballo con funghi e zucca: ogni fetta è un assaggio di autunno – buttalapasta.it
- Iniziamo dalla besciamella: possiamo usare quella già pronta o prepararla con questa ricetta infallibile in pochi minuti;
- Intanto laviamo e sbucciamo la zucca e andiamo a eliminare tutti i semi e poi i fili;
- Tagliamola a pezzetti;
- In un tegame rosoliamo un po’ di aglio in polvere con un filo d’olio e uniamo la zucca;
- Ricopriamo con acqua a filo e lasciamo cuocere col coperchio fino a intenerirla;
- Una volta cotta la zucca frulliamola e uniamo alla besciamella;
- Amalgamiamo e insaporiamo con sale e nostro gusto;
- Procediamo a cuocere il riso in acqua salata;
- Intanto puliamo e laviamo i funghi e tagliamoli a pezzetti;
- Riversiamo un giro d’olio d’oliva in una padella con mezza cipolla tritata;
- Facciamo rosolare e uniamo i fughi e le salsicce sbriciolate e private del budello;
- Lasciamo intenerire e dorare (possiamo anche sfumare con un goccio di vino bianco se di nostro gusto);
- Insaporiamo con sale e aromi a nostro gusto;
- Scoliamo il riso e sgoccioliamo per bene, quindi riportiamo in pentola;
- Condiamo con un coppino o due di crema di zucca e besciamella;
- Andiamo ora a oleare il classico stampo per sartù (circa 20 cm) con olio d’oliva e spolveriamo l’interno col pangrattato;
- Riversiamo metà del riso nello stampo e modelliamo il fondo e i bordi;
- Ricopriamo con i funghi e le salsicce sbriciolate e poi con la scamorza a pezzetti;
- Spalmiamo un po’ di crema di zucca e besciamella a coprire il ripieno e spolveriamo con un po’ di pangrattato;
- Riversiamo ora il resto del riso per coprire il ripieno e livelliamo;
- Spennelliamo in un altro po’ di crema come strato finale sul riso e spolveriamo col pangrattato;
- Inforniamo a 180 gradi e lasciamo cuocere 40/45 minuti, fino a quando il sartù non sarà compatto e dorato;
- Facciamo raffreddare e poi tagliamo a fette.
Parole di Angelica Gagliardi
Mi chiamo Angelica e mi sono diplomata al liceo socio-psico-pedagogico. Ho iniziato la mia esperienza professionale come redattrice circa quattro anni fa e questo mi ha permesso di trasformare la passione per la scrittura nel mio percorso lavorativo. Da quel momento ho continuato a lavorare e crescere, a contatto con professionisti che mi hanno insegnato e continuano a guidarmi lungo il percorso. Un vero e proprio viaggio che mi auguro possa proseguire a lungo.