Oggi iniziano le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia ricordando la partenza dei Mille dallo scoglio di Quarto (Genova), ed anche noi vogliamo unirci a questo evento. Ovviamente siamo un blog di cucina e quindi vogliamo celebrare l’unità d’Italia in cucina, e per questo abbiamo pensato all’Artusi e al suo famoso libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” che possiamo ritenere il primo libro di cucina italiana. Vogliamo provare a cucinare tutte le ricette contenute in questo libro e a proporvele come fotoricette su Butta la pasta, ovviamente rendendole adatte agli anni 2000.
Il libro dell’Artusi è un po’ più giovane dell’Italia, infatti al prima edizione è del 1891, ma può essere veramente ritenuto il primo libro della cucina italiana, anche se qualcuno potrebbe obiettare che risente troppo delle origini romagnole dell’Artusi, e che forse è più un libro sulla cucina dell’Italia centrale, ma noi ci abbiamo trovato anche ricette liguri e del sud Italia.
Il libro dell’Artusi mostra chiaramente tutti i suoi anni a partire dalla lingua; per esempio si trova scritto “carnesecca”, “cazzaruola” e “cignale”, invece di “pancetta”, “casseruola” e “cinghiale”. Ma soprattutto usa la tecnologia gastronomica del tempo e quindi troverete che richiede l’uso il forno di campagna, della lunetta e dello staccio, e spiega anche come conservare il brodo in Estate facendolo bollire ogni giorno. Noi vogliamo provare a rifare queste ricette usando la nostra tecnologica, e quindi robot da cucina, frullatori, il microonde, la pentola a pressione e vorremmo anche provare ad usare il Bimby. Abbbiamo già fatto delle prove, per esempio nella ricetta del vitello in guazzetto invece di chiedere la pentola con carta oleata e spago abbiamo usato la pentola a pressione con un buon risultato; mentre nella ricetta della torta dolce di zucca invece di grattugiare la zucca la abbiamo triturata con il robot da cucina, e invece di pestare le mandorle le abbiamo ridotte in polvere con lo stesso robot ottenendo sempre un dolce e goloso risultato.
Noi pensiamo che ritornare all’Artusi e alle sue ricette sia veramente ritornare alla cucina italiana soprattutto per gli ingredienti usati e le tecniche di cottura: niente spezie esotiche come curry e zenzero, niente wok e pesce crudo, ma neanche i prodotti più discutibili dell’industria alimentare, infatti non vedrete mai le sottilette o la margarina.
Foto www.suqui.it
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