Come capire quando una pianta deve essere annaffiata? I 'dettagli' da non sottovalutare mai

come innaffiare le piante bene e senza sprecare acqua

Innaffiare le piante bene e risparmiare acqua - buttalapasta.it

Qual è il trucco per capire quando è il momento giusto per innaffiare le piante? Ecco cosa bisogna considerare e come fare per non sbagliare.

In tempi in cui la siccità è prevalente e costituisce un problema di grande portata è importante limitare il consumo di acqua e soprattutto non sprecarla. Anche per questo oltre che per il benessere delle piante bisogna conoscere determinate cose che servono per innaffiare nel modo giusto e nel momento più opportuno.

L’orario in cui vanno innaffiate le piante, il tipo di acqua da utilizzare, che non deve essere necessariamente quella potabile e il sistema di irrigazione sono elementi importanti da prendere in considerazione e ponderare con attenzione. Esistono delle regole e dei sistemi anti spreco che sono utilissimi e assolutamente da mettere in pratica. Sono tanti i dettagli da considerare per ottenere un doppio risultato: piante belle e rigogliose e un risparmio di acqua, bene essenziale e prezioso che va assolutamente salvaguardato.

Consigli per innaffiare le piante nel modo giusto e anti spreco

Quando fa caldo innaffiare le piante nelle ore più torride e afose è errato perché l’acqua evapora subito e le piante non ne assorbono a sufficienza. Inoltre le radici potrebbero subire uno shock termico ed esserne danneggiate. La mattina molto presto e la sera tardi invece sono gli orari migliori. Prima di innaffiare è bene tastare il terreno per capire se effettivamente c’è bisogno di acqua. Al contrario irrigare eccessivamente nuoce alle piante provocando ristagni che le fanno marcire ed è uno spreco di acqua.

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I sistemi per innaffiare le piante al meglio e risparmiara acqua – buttalapasta.it

Non occorre sempre usare acqua potabile. Ci sono opzioni di riciclo dell’acqua che si rivelano utilissime. Ad esempio è possibile riutilizzare l’acqua di cottura delle verdure, una volta raffreddata, per innaffiare le piante. Avranno in più del nutrimento che può far loro solo bene. Anche l’acqua usata per cuocere la pasta può servire allo stesso modo.

Un altro tipo di acqua da utilizzare è quella piovana. Bisogna predisporre dei contenitori pronti a raccogliere la pioggia quando si presenta per poi usarla successivamente proprio per innaffiare le piante. È un bel risparmio di acqua. Altro trucco efficace è la pacciamatura. Per rallentare l’evaporazione dell’acqua e mantenere umido il terreno delle piante è opportuno ripararle dal vento e dagli agenti atmosferici aggressivi. Per farlo si può anche ricoprire il terreno con foglie, erba, ghiaia o paglia.

Invece di usare il sistema di irrigazione a goccia è meglio optare per quello automatico perché impiega una quantità d’acqua decisamente minore e la distribuisce in modo più omogeneo. Quando si va in vacanza è bene munirsi di un kit per l’irrigazione automatico in modo da innaffiare con regolarità ma senza sprechi.

Parole di Romana Cordova

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