"Gli suggerisco d'inventare l'acqua calda": Carlo Cracco asfaltato dalla critica

carlo cracco che sorride sulla porta di uno dei suoi ristoranti

"Gli suggerisco d'inventare l'acqua calda": Carlo Cracco asfaltato dalla critica -(foto IG@carlocracco)-Buttalapasta.it

L’ex giudice di Masterchef è stato asfaltato da un famoso critico gastronomico il quale, sarcasticamente, gli ha suggerito di “inventare l’acqua calda”.

Chi di spada ferisce, di spada perisce! Così recitava un vecchio proverbio popolare che ne ricalca uno ancor più antico il quale sosteneva “chi la fa, l’aspetti”. E così, dopo tanti piatti lanciati e tante urla negli studi di Masterchef, questa volta è venuto il momento di essere giudicato anche per Carlo Cracco.

Nessuno mai oserebbe mettere in discussione le abilità dell’allievo preferito di Gualtiero Marchesi, eppure un famoso critico gastronomico ha asfaltato l’ex giudice di Masterchef. O meglio: ha asfaltato la sua nuova creazione, la cotoletta “Milano che avanza”, una rivisitazione in chiave ironica della famosa cotoletta meneghina che lo chef veneto si fa pagare non meno di 40 euro.

La critica, però, non ha accolto con entusiasmo una rivisitazione che ha il sapore della presa in giro e dove non c’è un briciolo di creatività ma solo un’abile strategia di marketing, almeno a detta degli esperti del settore. Sarà un flop oppure, come accadde per la famosa pizza, si rivelerà un altro cavallo di battaglia che Cracco saprà sfruttare abilmente?

Carlo Cracco fatto a pezzi dalla critica: la sua cotoletta è un flop

Se Carlo Cracco ha un merito è quello di essere un avanguardista, di saper guardare oltre il presente e anticipare le tendenze. Se in filosofia si parla di “oltreuomo” in cucina una figura come Cracco si potrebbe definire “l’oltrecuoco”, colui che sa vedere al di là del bene e del male. La sua cotoletta senza carne nella patria della cotoletta è una sfida. La vincerà? La prima battaglia, per il momento, è stata persa.

lo chef carlo cracco

Carlo Cracco fatto a pezzi dalla critica: la sua cotoletta è un flop -(foto IG@craccogalleria)- Buttalapasta.it

La cotoletta che Cracco serve con orgoglio nel suo ristorante a due passi dal Duomo di Milano, per molti è una sfida, per molti altri un’idea geniale, per qualcuno un insulto. I “meneghini doc” esigono una cotoletta con l’osso, di carne di vitello e fritta nel burro. Quella di Cracco per essere fritta lo è ma invece della carne c’è del pane. Già: lo chef stellato ha deciso di stupire i suoi clienti con del pane fritto che, tuttavia, non si fa sicuramente pagare poco. Perché, del resto, si paga l’idea più che la pietanza.

Sembra non essere convinto dell’idea di Cracco, il critico gastronomico Valerio Visentin il quale ha asserito: “Inventare il pane fritto è qualcosa di assolutamente straordinario. Pensate che da oltre un secolo non lo inventava nessuno, in Italia e nel resto del mondo”. In realtà l’idea che sta dietro alla “Milano che avanza” non è banale come potrebbe sembrare, non è un modo che lo chef si è inventato per risparmiare sulla materia prima.

Milano avanza in una direzione di maggiore ecosostenibilità che punta a ridimensionare il consumo di carne. Ma Milano avanza anche nel senso che non si butta via nulla: anche con il pane che “avanza” si possono creare ottimi piatti. Carlo Cracco, in modo sicuramente un po’ contorto, ha voluto comunicare questo.

fetta di pane fritto con sopra della cipolla rossa

La cotoletta di Carlo Cracco è fatta di pane fritto -(foto IG@craccogalleria)- Buttalapasta.it

Ma il messaggio, in ogni caso, non è piaciuto a Visentin, il quale, proseguendo sulla via dell’ironia ha concluso: “Ho un suggerimento che comunico con umiltà… fonti attendibili mi hanno rivelato che uno chef di altissimo bordo (non posso rivelarne pubblicamente il nome) ha approntato una ricetta non meno rivoluzionaria: quella dell’acqua calda”.

Parole di Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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