Di Samanta Airoldi | 27 Novembre 2025

Mangi spesso il pollo? Occhio a dove lo compri: 3 supermercati finiscono nella bufera/Buttalapasta.it
Tre supermercati italiani finiti nella bufera a causa della carne di pollo. Attenzione, quindi, a dove scegliamo di fare la spesa: ne va anche della nostra salute.
Il pollo è una delle carni maggiormente consumate non solo in Italia ma in tutto il mondo. Il motivo è molto semplice: in primis non entra in contrasto con le regole di nessuna religione; in secondo luogo è una carne ricca di proteine ma povera di grassi raccomandata anche dai nutrizionisti e dai medici.
Infine, vantaggio da non sottovalutare, rispetto al manzo e al vitello, la carne di pollo è decisamente più economica e quindi le famiglie, soprattutto in questi tempi di carovita, la prediligono. Una carne che, insomma, viene consumata anche dagli sportivi e anche dai nostri bambini. Ma attenzione: il pollo non è tutto uguale.
Qualcuno ha la fortuna di avere un produttore vicino a casa e può comprare la carne direttamente lì ma la maggior parte di noi acquista il pollo al supermercato. Non tutti i supermercati, però, sono uguali: tre, nelle ultime ore, sono finiti nella bufera. Si tratta di tre supermercati italiani molto conosciuti e nei quali in tantissimi facciamo la spesa tutti i giorni.
White striping sul petto di pollo: ecco i supermercati nella bufera
Il pollo non è tutto uguale e, soprattutto, i polli non vengono allevati sempre in condizioni che garantiscano il loro benessere. L’Europa si sta impegnando in tal senso ma tre supermercati italiani hanno scelto di non aderire a questa iniziativa. Di seguito vediamo quali sono.

White striping sul petto di pollo: ecco i supermercati nella bufera/Buttalapasta.it
A prescindere dal seguire o no una dieta vegana o vegetariana, anche chi mangia carne abitualmente o, persino, ogni giorno dovrebbe accertarsi che la carne provenga da allevamenti in cui le condizioni di benessere degli animali sono state garantite e rispettate. Non solo per una questione etica ma anche perché animali cresciuti in modo intensivo hanno maggiori possibilità di ammalarsi, di essere pieni di ormoni e antibiotici: sostanze che poi finiscono dritte nel nostro corpo quando mangiamo la carne. Pertanto ne va anche della nostra salute.
L’Europa si sta impegnando e sta andando in questa direzione e, in tutta Europa, sono circa 400 i supermercati e le aziende che hanno deciso di aderire all’European Chicken Commitment per garantire che il benessere dei polli negli allevamenti venga assicurato. Questo si ripercuote poi anche sulla qualità della carne del pollo e, quindi, sulla salute dei consumatori.
Purtroppo tre grossi supermercati italiani hanno scelto – almeno per il momento – di non aderire a questa iniziativa: si tratta di Coop, Esselunga e Conad. Non si sa bene per quali ragioni ma queste tre grosse aziende hanno scelto di non assumersi questo impegno nei confronti dei loro clienti. Purtroppo, infatti, in base ad un nuovo studio, è emerso che, su 600 confezioni di petto di pollo venduto in questi tre supermercati, circa il 90% presentava le classiche white striping: strisce bianche che indicano che l’animale è stato fatto crescere troppo in fretta e in modo artificiale e questo, come risultato, dà una carne meno sana.
Parole di Samanta Airoldi
Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.