Mica devi eliminare la pasta per forza, basta prepararla così: la mangi tutti i giorni senza ingrassare

donna che mangia un piatto di pasta

Mica devi eliminare la pasta per forza, basta prepararla così: la mangi tutti i giorni senza ingrassare - buttalapasta.it

Non serve eliminare per forza la pasta per paura di ingrassare. La si può mangiare perfino tutti i giorni se la si prepara in un certo modo: ecco cosa sapere.

La pasta è uno degli alimenti più consumati e amati al mondo, oltre che tra i più accessibili visto che la spesa economica è piuttosto bassa. Un prodotto che, come sappiamo molto bene, spesso viene demonizzato quando si parla di dieta, tanto da essere totalmente depennato in regimi alimentari come quelle low-carb o chetogeniche, che limitano drasticamente l’utilizzo di carboidrati per favorire una perdita di grasso più rapida.

donna che mangia un piatto di pasta

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Al di là delle diete specifiche, sono ancora tante le persone che eliminano la pasta quando decidono di rimettersi in forma e seguire un regime alimentare ipocalorico. Sono diverse le ragioni che spingono a fare questo: dall’alto contenuto di carboidrati all’indice glicemico piuttosto elevato. Una buona notizia però arriva direttamente da un esperimento scientifico, che sottolinea che c’è un modo sano per mangiare la pasta, che permette di consumarla tutti i giorni e senza ingrassare.

Come mangiare la pasta senza ingrassare: il metodo per non eliminarla

Ogni persona ha un metodo per realizzare la pasta in base alle proprie preferenze alimentari. Quel che però è importante sottolineare è che il modo in cui si decide di consumarla può influenzare notevolmente l’organismo. Uno studio ha mostrato che la pasta raffreddata e riscaldata ha livelli glicemici più bassi rispetto a quelli della pasta appena cotta, per via del processo della “retrogradazione”.

In sostanza, dipende tutto dalla struttura dell’amido, parliamo di quel carboidrato complesso costituito da zucchero. Questo non riguarda solamente i formati di pasta ma anche altri alimenti amidacei, come riso e patate: una volta cotti e raffreddati, parte dell’amido si trasforma in amido resistente. Un principio che vale anche per il pane secco, in cui l’assorbimento degli zuccheri è più lento.

piatto di insalata di pasta con olive, pomodoro, broccoli e salame

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Detto ciò, è importante ricordarsi di cuocere la pasta al dente, per poi scolarla e lasciarla raffreddare all’interno di un contenitore chiuso ermeticamente in frigorifero. La pasta è favolosa se mangiata fredda, ci sono tantissime ricette per realizzare una gustosa insalata di pasta, che di per sé è un pasto equilibrato perché ricco di nutrienti essenziali, ma va benissimo anche riscaldarla con dolcezza, perché non deve essere ricotta ma solo scaldata.

Un altro punto da prendere in considerazione è la conservazione della pasta già cotta. Come spiega la dottoressa Romina Cervigni, questa può essere tenuta in frigo per alcuni giorni, a patto che gli amidi siano al naturale, quindi non ci devono essere condimenti di alcun tipo, e messa all’interno di contenitori ermetici. Sicuramente l’ideale è preparare una buona insalata di pasta all’ultimo minuto, quindi condirla prima di servirla a tavola.

Parole di Isabella Insolia

Classe 1993. Ha una laurea magistrale in Studi Politici e Internazionali e un Master in Comunicazione. Offre una lente d’ingrandimento sulla società attraverso uno sguardo sulla società: dall’economia alla politica, senza tralasciare il gossip. Ama il cinema e la musica, arti che hanno sempre sciolto quesiti latenti.

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