Di Anita Borriello | 8 Luglio 2025

Ci sono progetti che non nascono per caso, ma dal bisogno profondo di tornare a casa e Radici è proprio questo. Un gesto semplice e potente che diventa evento culturale, esperienza sensoriale, incontro tra chi produce e chi ascolta.
Nel cuore del Lazio, fra colline vulcaniche e profumi dimenticati, questa associazione fondata da Veronica Falcone accompagna gli ospiti in itinerari del gusto che sono anche viaggi dell’anima. Ogni volta una cantina diversa, ogni volta un angolo nascosto di territorio da scoprire, ogni volta il racconto vivo e autentico di chi lavora la vigna come si accarezza una storia.
Unire le persone attorno a un calice
Veronica ha dato forma a un’idea semplice eppure rivoluzionaria: far parlare il vino, farlo uscire dalle etichette e dai tecnicismi, per restituirgli voce, anima, emozione. Radici nasce così: come un viaggio attraverso Roma e i suoi dintorni, unendo ospitalità, convivialità, cultura del territorio e degustazione autentica.
Ogni evento è pensato come un’esperienza immersiva: ci si siede, si ascolta, si assaggia. Si guarda il volto di chi produce, si sente l’odore della botte, si riconosce il suono della terra.
Veronica sta anche progettando un’estensione di questo percorso: una nuova forma di accoglienza in collaborazione con gli hotel, per portare queste esperienze di vino dentro luoghi dove il viaggio diventa anche memoria.
La tappa alla Cantina Gaffino
Tra le cantine protagoniste selezionate da Radici c’è anche Cantina Gaffino, a pochissimi chilometri da Roma. Una realtà che nasce su suoli di origine vulcanica, dove il tufo, la sabbia e la cenere antica si mescolano alle radici delle viti. Qui il vino ha un gusto unico: è minerale, intenso, schietto come la verità.
Nel corso della serata organizzata da Radici, gli ospiti hanno potuto assaggiare tre vini selezionati dalla cantina:
- “Roma Bianco DOC” – un elegante monovarietale di Malvasia Puntinata, caratterizzato da profumi di fiori bianchi, agrumi, frutta esotica e una salinità che racconta il mare e il vento.
- “Sospiro” IGP Lazio Bianco – un blend leggero e armonico di Trebbiano Verde e Malvasia Puntinata, con fresche note di mela verde e una chiusura balsamica, elegante e delicata.
- “Cardinale” IGP Lazio Cesanese – un rosso rubino profondo, dal carattere balsamico e speziato, con richiami di sottobosco e liquirizia, emblema del Lazio più sincero.
Tre calici, tre modi diversi di raccontare una stessa storia: la terra, la pazienza, la volontà di accogliere.
Le parole di Gabriele Gaffino
A parlare della visione dietro ogni bottiglia è Gabriele Gaffino, proprietario della cantina che porta il suo nome. Il suo racconto è intimo e lucido, e restituisce tutta la cura che sta dietro al gesto antico del fare vino: “Stiamo lavorando per valorizzare al meglio il nostro territorio e offrire un’esperienza completa a chi ci visita. Abbiamo avviato la realizzazione di una struttura dedicata: uno spazio accogliente e funzionale, pensato per ospitare eventi di alto profilo, degustazioni e momenti conviviali. Per noi è un passo importante, quasi naturale: aprire le porte della nostra azienda e raccontare, attraverso il vino, la storia e l’identità del luogo in cui viviamo e lavoriamo ogni giorno.”
Il suo è un progetto che guarda avanti, ma senza dimenticare da dove tutto è cominciato. Una promessa di accoglienza, bellezza e autenticità. Perché il vino, quando nasce da mani appassionate, non si limita a farsi bere: si fa ascoltare.
Vino, formaggi e salumi: il rito dell’incontro
Non è solo il vino a parlare durante gli eventi di Radici. Attorno ai calici si dipana un piccolo universo di sapori che raccontano la ruralità viva del Lazio: formaggi stagionati in grotta, salumi artigianali, pane fragrante, olio denso come un tramonto di settembre.
Ogni assaggio è pensato per accompagnare il vino, per esaltarlo, per legarlo a doppio filo al territorio. È un’esperienza che non si consuma ma si vive, che lascia un ricordo, un’emozione tattile. Si ride, si chiacchiera, si beve, si scopre.
Radici restituisce il senso della tavola come luogo sacro, dove la storia passa di bocca in bocca e si trasforma in gesto d’amore.
Quando il vino è un ritorno a sé
Radici non è solo un’associazione: è una filosofia gentile, un invito alla lentezza, un modo per tornare a sentire.
Attraverso il vino, ci ricorda chi siamo: figli della terra, ospiti del tempo, portatori di storie. Ogni evento è diverso, ogni incontro irripetibile. Ma in ognuno resta qualcosa: il sorriso di chi versa, il profumo di un bicchiere appena riempito, il silenzio quando il gusto sorprende.
E quella sensazione preziosa che sì, in quel momento, sei proprio dove dovresti essere.
Parole di Anita Borriello
Appassionata di libri e computer: unisco l’amore per entrambi studiando Informatica Umanistica presso l’Università di Pisa. Lavoro dal 2003 come Copywriter scrivendo testi in ottica SEO per numerose testate online.