Scandalo tra i fornelli, la famosa chef finisce in manette: aveva una doppia vita/Buttalapasta.it
Lo scandalo, questa volta, non scoppia al sole ma è scoppiato tra i fornelli di un ristorante molto famoso e rinomato: la chef, un volto parecchio conosciuto, è finita in manette.
Una famosa chef è stata arrestata. I clienti sono rimasti a dir poco sbalorditi: la donna, da quanto emerso dalle indagini, aveva una doppia vita e, finito di cucinare, svolgeva una seconda attività assolutamente illegale. Si tratta di un volto noto e molto conosciuto: nessuno poteva immaginare una storia simile.
Siamo abituati a vedere chef che lanciano piatti, che urlano e inveiscono contro concorrenti di talent show ridotti in lacrime. Ci siamo persino abituati a chef che litigano tra loro e non si risparmiano attacchi l’uno verso l’altro. Ma a questo davvero non eravamo pronti: una famosa cuoca è finita in manette.
La donna è stata arrestata e si trova ora in stato di fermo. In seguito ad indagini durate mesi è venuto a galla che, abbandonate pentole e padelle, la rinomata chef svolgeva una seconda attività assolutamente illegale. Di cosa si tratta? Niente di meno che sfruttamento della prostituzione di diversi transessuali. Nel prossimo paragrafo scopriamo i dettagli di questa storia davvero inquietante.
Siamo abituati a chef professionali e veri professionisti del calibro di Carlo Cracco piuttosto che Antonino Cannavacciuolo o Bruno Barbieri. Mai e poi mai potremmo immaginare che chi ama tanto il cibo e coccoli con altrettante attenzioni i propri clienti possa poi disprezzare e ridurre in schiavitù altri esseri umani. Eppure questa famosa cuoca ci è riuscita per anni.
Una doppia vita che nessuno avrebbe mai lontanamente immaginato: di giorno brillante cuoca sempre molto dedita al suo lavoro ma, abbandonate pentole e cucchiai, la donna diventava una “feroce aguzzina” e non si faceva scrupoli a sfruttare decine di trans che costringeva a prostituirsi. La denuncia è arrivata proprio da una delle vittime, stanca di questa situazione tremenda.
Sfruttamento della prostituzione: arrestata rinomata chef -(foto Ansa)- Buttalapasta.it
Fortunatamente una delle trans costrette a prostituirsi ha avuto il coraggio di ribellarsi e questo ha portato all’arresto di un volto noto della cucina che, da anni, gestisce un altrettanto famoso ristorante italo-brasiliano ad Asti, in Piemonte. “Non me la sento più di continuare così. Sono stato costretto da quella donna, perché mi ha preso i documenti e non me li vuole più restituire” – le parole della transessuale che ha sporto denuncia.
Tutto cominciava proprio così, il meccanismo era sempre lo stesso: decine di trans venivano fatte arrivare in Italia dal Brasile con tanto di viaggio organizzato nei minimi dettagli. Una volta arrivate nel nostro Paese venivano private di tutti i documenti e costrette a mettersi subito al lavoro.
Per questa sua seconda “attività” la chef aveva affittato due appartamenti ad Asti dove le trans ricevevano i clienti. Oltre ad essere obbligate a prostituirsi e a dare una percentuale alla cuoca, le poverette erano anche obbligate a pagare l’affitto delle case dove svolgevano il servizio. E i clienti aumentavano di continuo in quanto la chef, mai abbastanza contenta, faceva una fitta campagna promozionale su Telegram e su alcuni siti di incontri. Da quanto emerso i clienti non erano solo della zona ma arrivavano da tutta Italia.
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