Di Samanta Airoldi | 2 Ottobre 2024
Molti di noi, facendo la spesa, si sono accorti di un piccolo “dettaglio” che ha a che fare con i prezzi. Vediamo di cosa si tratta.
Più o meno tutti andiamo al supermercato quasi ogni giorno per acquistare generi alimentari e altri prodotti di prima necessità come detersivi, saponi per l’igiene personale e altro. E tutti non possiamo fare a meno di notare determinati dettagli. In particolare, negli ultimi anni, l’attenzione è rivolta ai prezzi.
Nell’ultimo biennio, a causa dell’inflazione, i prezzi sono aumentati in misura importante. I rincari più evidenti si sono registrati proprio su quei prodotti che ogni famiglia acquista come la frutta, la verdura e l’olio extra vergine di oliva. Non solo: in molti casi non solo il prezzo è aumentato ma la quantità è diminuita.
Alcune confezioni di biscotti sono passate da 500 gr a 450 gr pur avendo un prezzo più alto. Stesso discorso per le confezioni di pasta o per i fazzoletti di carta che prima erano 10 a pacchetto e ora 9. Ma c’è un dettaglio ancora più importante che tutti abbiamo notato e che non ha nulla a che vedere con l’inflazione.
Supermercato: ecco come ti ingannano sui prezzi
Quando entriamo in un supermercato dobbiamo essere consapevoli di una cosa: entriamo in un labirinto pieno di trappole studiate accuratamente da esperti di marketing per indurci a spendere il più possibile. Dalla musica rilassante di sottofondo alla disposizione dei prodotti: nulla è lascato al caso.
Una delle astuzie più comuni applicate da tutti i supermercati consiste nel non mettere mai il prezzo tondo ma ritoccare leggermente i prezzi per difetto. Il pacco di biscotti, ad esempio, non costa mai 4,00 euro ma 3,99 euro. A molti di noi può sembrare assurdo ma c’è una ragione ben precisa dietro questa scelta.
Quando facciamo la spesa siamo solitamente stanchi e di fretta e non siamo mai razionali al 100%: ci lasciamo spingere molto dalle emozioni oltreché dal desiderio di correre a casa a riposarci. Pertanto anche se razionalmente tutti sappiamo che 3,99 euro equivalgono praticamente a 4,00 euro, a livello inconscio noi memorizzeremo il primo numero e, dunque, penseremo di pagare 3,00 euro quel prodotto.
Si tratta di una strategia di marketing chiamata “left digit effect”, cioè “effetto della cifra di sinistra”. Non è una strategia nuova: è nata negli anni ’50 negli Stati Uniti e ha poi preso piede in tutto il mondo. Se va avanti da così tanti anni è perché, in effetti, funziona e continua a portare ad un notevole aumento delle vendite proprio perché ormai si sa che il consumatore, quando fa la spesa, non è mai al 100% guidato dalla razionalità.
Un altro trucchetto molto comune consiste nel mettere i prodotti essenziali come la carta igienica nelle corsie in fondo, lontane dall’entrata. Così anche se siamo entrati per comprare solo quel prodotto siamo costretti a girare prima tutte le altre corsie del supermercato e 9 volte su 10 cadremo in tentazione e acquisteremo anche altri prodotti. Se vuoi risparmiare quando fai la spesa segui i nostri consigli e non te ne pentirai.
Parole di Samanta Airoldi
Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.