Con olio o senza? Nuovo dibattito divide gli appassionati del pane: cosa sta succedendo

Pane ciabatta con olio o senza

Pane ciabatta, ci va l'olio oppure no? Il dibattito è infiammato (buttalapasta.it)

Il pane è vita, e sappiamo bene l’importanza di un alimento così fondamentale per la stessa esistenza dell’uomo. Ma ci va l’olio o no?

Quanto è antica la storia del pane? Possiamo tranquillamente dire, senza ombra di dubbio o di smentita, che il pane nasce con l’homo sapiens, che frantumando semi e frutti, e poi graminacee selvatiche e impastandoli con l’acqua, creava una sorta di pane azzimo cuocendolo sulle pietre roventi. Bene, si da allora l’arte della panificazione è diventata sempre più raffinata, tanto che oggi abbiamo una varietà di pane davvero notevole.

Già solo prendendo in esame tutti i tipi di pane presenti nelle regioni d’Italia, abbiamo una quantità di prodotti buoni per tutti i gusti, con mollica alveolata o senza mollica, con crosta croccante o morbida. E poi ancora pane con farina bianca, integrale, di mais, di castagna, di segale, di orzo, di quinoa… Potremmo continuare all’infinito. Ma è di questi giorni il dibattito degli appassionati sulla presenza dell’olio nel pane. Ci va o non ci va?

Il dibattito sulla ciabatta italiana, il pane più goloso da farcire

Ma nello specifico parliamo della ciabatta e non di un pane lievitato qualunque, la ciabatta è uno dei pani tradizionali italiani, che il più delle volte è usato per fare dei panini farciti. La sua fama e la sua bontà hanno attraversato i confini tanto che pure in Francia è diventato uno dei prodotti di punta delle boulangerie francesi, e quindi la gente, oltre alla baguette, spesso si porta a casa sotto braccio anche una bella ciabatta.

Pane ciabatta da farcire per panini

Pane ciabatta farcito (buttalapasta.it)

Eppure i francesi si stanno chiedendo se nella ciabatta sia giusto mettere l’olio oppure no. Tanto che si è generato un vero e proprio dibattito su questo argomento. Al proposito ricordiamo come è nata la ciabatta, inventata negli anni ’80 Adria, in Veneto, da Arnaldo Cavallari per salvare il mulino di famiglia che attraversava un periodo di crisi, come citato anche sulle pagine del Gambero Rosso.

La ciabatta italiana nasce quindi come pane povero, ovviamente preparato solo con tanta acqua e farina, oltre al lievito che dona al pane la tipica alveolatura ben decisa. Quindi in origine la ricetta originale e tradizionale della ciabatta italiana è in sostanza una ricetta senza alcun tipo di grasso e quindi anche senza olio, né olio di oliva, né extra vergine, né qualsiasi altro olio vegetale.

Poi è chiaro che ci sono rivisitazioni sul tema, e c’è sicuramente qualche panettiere che ci mette del suo, che crea impasti personalizzando la ricetta originale e non è escluso che sul mercato ci possa essere anche un tipo di ciabatta realizzata con acqua, farina, olio, lievito e olio.

Parole di Kati Irrente

Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.

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