Scolare l'acqua della pasta può portare alla rottura dei tubi? La risposta che non sapevi - buttalapasta.it
Ci sono degli inconvenienti nello scolare l’acqua della pasta nel lavandino? Lo fai praticamente tutti i giorni, non hai mai notato niente di strano?
Scolare l’acqua della pasta può causare delle rotture ai tubi di scolo del lavandino della cucina? A qualcuno è venuto il dubbio, in merito a questa azione che in milioni tra noi compiono ogni giorno da anni, in maniera pressoché automatica. Ci sono effettivamente dei risvolti non positivi per l’impianto? deputato a far defluire i liquidi dalla cucina di casa nostra verso molto lontano? Fermo restando che converrebbe molto di più raccogliere l’acqua che scoli dalla preparazione di pasta, di riso o di altro per poterla impiegare per fare altro.
Sono tanti i metodi consigliati per potere riciclare subito l’acqua di cottura della pasta e di altre tue preparazioni. La puoi reimpiegare per la mantecatura di salse e zuppe. Per la preparazione di brodi, altrimenti, o per metterci i legumi in ammollo. Ancora, per la preparazione di impasti, per la pulizia delle stoviglie, per innaffiare le piante, visto che ci sono molti nutrienti al suo interno. E per lucidare l’argenteria e pulire i sanitari. Se però ti capita di scolarla, farlo di continuo nel lavandino può comportare dei danni?
Ma certo che no. Non ci sono risvolti negativi nel fare ciò, e del resto il lavandino è a questo che serve. C’è pure chi apre subito il rubinetto dell’acqua fredda, però questa cosa non apporta alcuna utilità. Ed anzi, rappresenta uno spreco di acqua.
I lavelli, soprattutto quelli moderni, sono fatti di materiali resistenti, capaci di sopportare senza alcun problema le elevate temperature dell’acqua da scolare. Anche se non mancano delle possibili eccezioni, e qualche rischio comunque c’è. Gli impianti idraulici possono essere composti anche di polipropilene (PP) e polivinilcloruro (PVC), la cui temperatura di fusione è stimata fra i 160 °C ed i 170 °C.
Quando si scola la pasta bisogna aprire il rubinetto? – buttalapasta.it
Notevolmente al di sopra di quella dell’acqua che bolle (100°). Ma alle loro temperature minime questi materiali fanno riscontrare una perdita strutturale in rigidità, soprattutto per quanto riguarda il polivinilcloruro.
Normalmente, di inconvenienti nello scolare l’acqua di cottura non ce ne sono. Però se è un qualcosa che tendi a fare fin troppo spesso allora nel corso del tempo, ciò potrebbe accelerare l’usura del PVC. Particolare attenzione è poi richiesta nel caso di lavelli in granito composito, in resine sintetiche oppure in quarzo.
Il frequente contatto con l’acqua calda può comportare l’apertura di deformazioni, crepe e di perdite di colore. C’è pure chi teme che la cosa possa favorire, nel tempo, l’otturazione dei tubi. In questo caso non è vero, anzi, l’acqua calda fa si che eventuali incrostazioni ed otturazioni si decompongano, anche quando eccessivamente solide ed a priva vista resistente.
Le possibili controindicazioni strutturali – buttalapasta.it
Così facilita il passaggio successivo di acqua. Ed in questo caso si che ci può essere un rischio: non dimenticare anche a dove posizionare i tuoi panni per la cucina.
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