Di Kati Irrente | 16 Aprile 2012

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- 139/porzione
Lo gnocco fritto è un classico della cucina emiliana, generalmente declinato con l’articolo il, che in questo caso non è di certo considerato un errore grammaticale. ”Il gnocco fritto” è una delle delizie della grassa cucina di questa regione, dove queste particolari frittelle preparate con lo strutto e nello strutto fritte, sono molto usate per allietare gli antipasti della domenica e delle occasioni speciali, accompagnate con ricche farciture di salumi ed affettati, formaggi a pasta molle e verdure conservate in barattolo, come giardiniera e sott’oli. In tutta la regione lo gnocco fritto viene chiamato in vari modi, a seconda della provincia: sarà quindi crescentina nel bolognese, torta fritta nel parmense, chisulin nella bassa padana e pinzino nel ferrarese.
Ingredienti
- 500 gr di farina 0
- 25 gr (un cubetto) di lievito di birra
- 30 gr di strutto
- 145 ml di latte
- 130 ml di acqua minerale frizzante
- Un pizzico di sale
- La punta di un cucchiaino di zucchero
- 1 litro di olio di semi di arachidi per friggere, o 1 kg di strutto fresco e di ottima qualità
Preparazione
Su un ripiano di lavoro ben pulito forma una fontana setacciando la farina con cura.
Intiepidisci il latte su una fonte di calore per qualche minuto, poi sciogli all’interno di essa il lievito di birra sbriciolato insieme alla punta del cucchiaio di zucchero.
Versa al centro della fontana, unendo anche l’acqua minerale e lo strutto, molto gradatamente, cominciando a impastare il tutto ed unendo il sale solo alla fine.
Procedi a impastare il composto in maniera decisamente vigorosa, per almeno 10 minuti, fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Poni a lievitare l’impasto per circa 2 ore in un posto tiepido ed asciutto, lontano da correnti d’aria, dopo averlo ricoperto con un canovaccio inumidito oppure con della pellicola per alimenti.
Riprendi l’impasto e tagliane delle porzioni. Stendi con l’aiuto del matterello ogni pezzo di impasto in una sfoglia piuttosto sottile (praticamente dovranno essere di circa 3 oppure 4 millimetri) e poi ritagliala con un coltello o con l’apposita rotella tagliapasta, in modo da ottenere tanti rombi o quadrati di 5 oppure 7 centimetri di lato.
In una padella piuttosto grande, possibilmente di ferro, adatta ai fritti, versa l’olio o lo strutto, e fallo scaldare per bene, ma senza farlo ‘fumare’.
Cuoci i rombi di pasta pochi per volta, lasciandoli friggere e girandoli delicatamente una sola volta, per farli dorare da entrambi i lati.
Con l’aiuto di una ramina forata estrai ogni gnocco fritto e poggialo su della carta assorbente per far sgocciolare via l’unto in eccesso.
Servili ancora molto caldi vicino ad un tagliere di salumi appena affettati, formaggi morbidi come stracchino e squacquerone e sott’oli e sottaceti fatti in casa.
Parole di Kati Irrente
Giornalista per vocazione, scrive per il web dal 2008 di cronaca italiana ed estera, politica e costume. La sua passione è la buona cucina, non solo le ricette della tradizione gastronomica italiana e internazionale ma anche piatti originali e particolari. Divide il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.