E' stato appena eletto migliore ristorante di tutto il mondo: che cosa si mangia e quanto costa

miglior ristorante al mondo

Il miglior ristorante al mondo è peruviano (Buttalapasta.it)

Appena eletto il ristorante migliore del mondo: ma quanto costa e cosa prevede il menù? Scopriamo i dettagli di questa chicca.

Virgilio Martinez. È lui adesso il nome più blasonato di tutta la cucina mondiale, perché il miglior ristorante al mondo è il suo. Si chiama Central e si trova in Perù, a Lima. La sua cucina è un mix di ricerca e studi approfonditi. Una cucina autoctona che davvero supera i confini dell’immaginabile. Tutto lo studio e la ricerca effettuate, le concentra nel menu del suo ristorante, offrendo un’esperienza unica ai suoi clienti che arrivano da tutte le parti del mondo per provare la sua cucina.

Le persone hanno imparato a conoscerlo dapprima nella serie Netflix Chef’s Table, dove nella sesta puntata veniva presentato proprio lui, Virgilio Martinez nel suo ristorante. Un punto d’arrivo importante per lo chef Peruviano, che di risultati importanti ne ha raggiunti tanti negli anni, come quello di poche ore fa: miglior ristorante al mondo. Che dire, questo chef porta in alto il nome della cucina peruviana, forse ancora un’incognita per molti, ma che ben presto sarà riconosciuta per il suo valore, grazie anche allo chef più rappresentativo.

La cucina peruviana ha il ristorante migliore al mondo: la classifica parla chiaro

Quest’anno dunque la classifica The World’s 50 Best Restaurants vede al primo posto il Central, ristorante di Lima, la capitale del Perù. Lo chef Martinez è legato ai fornelli fin da quando era giovane, un adolescente. Non sapeva che questa passione l’avrebbe poi portato in tutto il mondo. Ha lavorato e studiato in tutto il mondo, da Ottawa a Londra, poi a New York passando per Bogotá e Madrid. Insomma, un passaporto ricco di esperienze e viaggi, uno più formativo dell’altro.

In tutti questi luoghi ha affinato le sue capacità e la sua tecnica, portandola poi nella sua cucina peruviana. Rimessosi in contatto con le materie prime della sua terra, non le ha più lasciate, facendo di loro un percorso identitario vincente. Il suo menu prevede un ecosistema che parte da 15 metri sotto il mare e arriva a 4200 metri di altezza sulle Ande. 

Gamberetti, zucca loche, avocado, pesce pacu, anguria, foglie di coca. Il menu degustazione prevede questi a tantissimi altri ingredienti di pregio, uniti tra loro da sapori e odori contrastanti ma che formano un insieme perfettamente combaciante. Accompagnati ai piatti, ci sono tanti cocktail fatti con ingredienti molto insoliti come il basilico e il tumbo. Un’esperienza davvero unica al mondo. 

Parole di Michele Zacchia

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